domenica 15 agosto 2010

E’ subito deroga al codice della strada

È entrato in vigore il nuovo codice della strada e subito scatta la prima deroga: quella di Ferragosto, con la possibilità di vendere alcolici per tutta la notte tra domenica 15 e lunedì 16. La norma generale prevede il divieto di vendita di alcolici dalle 3 di notte alle 6 di mattino ma con due eccezioni: a Ferragosto e a Capodanno. La deroga, ovviamente, è relativa alla vendita e non al consumo: chi si mette alla guida dovrà comunque rispettare i limiti di tasso alcolico nel sangue. «Nell'articolo 54» del nuovo codice, fa notare l’associazione dei consumatori Aduc, «è scritto: ”sono escluse da queste limitazioni le notti tra il 31/12 e il 1/1 e tra il 15/8 e il 16/8”. A parte il palese errore che è stato fatto nell'indicare l'esenzione nella notte tra il 15 e il 16 agosto, e non in quella tra il 14 e il 15 (è come se per Capodanno avessero stabilito l'esenzione tra 1 e 2 gennaio), il segnale che viene dato dal legislatore è massacrante e tragico nel medesimo tempo, perché dice: non bevete alcolici prima di mettervi alla guida ma, se proprio lo volete, potete ammazzarvi e ammazzare a Ferragosto». C’è anche la polemica sul cosiddetto "emendamento grappino", approvato nonostante l'opposizione delle associazioni che si occupano di sicurezza stradale. La norma prevede la possibilità di richiedere al prefetto entro cinque giorni dal ritiro della patente per gravi violazioni, la possibilità di ottenere un permesso di guidare per tre ore al giorno per motivi legati al lavoro. E l’alcol non è il solo punto dolente che accompagna il varo del codice della strada. La critiche più argomentate sono arrivate ieri dall’Antitrust, secondo il quale ci sono «distorsioni della concorrenza e del corretto funzionamento del mercato delle autoscuole» nelle norme sulle scuole guida inserite nella riforma. L'Autorità per la Concorrenza guidata da Antonio Catricalà ha inviato una segnalazione a governo e Parlamento. Per l'Antitrust è «una importante barriera» all'accesso al mercato «l'obbligo per le autoscuole di svolgere corsi per il conseguimento di tutte le categorie di patenti di guida»: è un ostacolo anche perché obbliga chi apre una autoscuola a «dotarsi di tutti gli automezzi necessari per l'istruzione di guida: autovetture, motocicli, autocarri e autobus». L'Antitrust chiede quindi «l'eliminazione delle disposizioni che escludono la possibilità per le autoscuole di limitare la propria attività solo alla preparazione per il conseguimento delle patenti A e B». (m.e. il Mattino)

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