martedì 4 marzo 2008

C’è poco da dire …

Ciriaco De Mita capolista al Senato per Udc-Rosa bianca. Il leader di Nusco rompe gli indugi e le riflessioni delle ultime ore e si candida - per la prima volta al Senato, dopo nove legislature consecutive alla Camera (dal 1963) - perché ritiene che Pdl e Pd sono solo «due gusci vuoti». Si candida con i «liberi e forti» (ricordando così l'appello di don Sturzo del 1919) e gli toccherà sfidare Marco Follini, ex segretario Udc, ora nel Pd, e, forse, Silvio Berlusconi che in Campania potrebbe capeggiare la lista al Senato. Sulla candidatura di Follini c’è poco da dire, nel 2004 era vicepresidente del consiglio del governo Berlusconi, oggi è capolista del Pd al Senato. Sulla candidatura di D’Alema c’è poco da dire, gli è stato chiesto da Veltroni, un sacrificio pur di coprire il disastro rifiuti. Pina Picierno fa carriera grazie a De Mita, tra le numerose dichiarazioni pro demitiane si ricorda l’indimenticabile: «De Mita è stato un innovatore». Ma qualcosa improvvisamente cambia, Veltroni “caccia” De Mita, definito troppo anziano, così la Picierno corona il suo sogno, in pochi giorni da demitiana si trasforma in veltroniana e subito prende il posto di De Mita: capolista nella circoscrizione Campania2. C’è poco da dire, i bassoliniani e i demitiani sono presenti nelle varie liste, uno su tutti il presidente del Pd in Campania: Iannuzzi (demitiano doc) e la Incostante (bassoliniana doc). C’è poco da dire …

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