venerdì 7 agosto 2009

Distrutto un bosco per “Oceanoverdefaito”

Vico Equense - Riprende il braccio di ferro tra gli ambientalisti del wwf sezione penisola sorrentina ed il Comune di Vico Equense dopo la realizzazione dell’area fieristica sul massiccio del Monte Faito che nonostante il sequestro da parte della magistratura si sta trasformando in una attività a scopo di lucro. Gli attivisti del wwf volevano semplicemente monitorare lo stato dei luoghi quando l’altro giorno si sono recati nell’area picnic realizzata in occasione della manifestazione “Oceanoverdefaito” che tra luglio ed ottobre ospita una serie di rassegne folkloristiche per il rilancio di una montagna abbandonata da anni. Ad aspettarli, però, già all’ingresso dell’area, c’erano i guardiani della manifestazione che dopo averli riconosciuti tra centinaia di persone hanno preso a pedinare i ragazzi del wwf fino a quando, rotti i preamboli, hanno iniziato a provocarli, intimidirli, minacciarli. “Oltre al danno la beffa, dichiara Claudio d’Esposito presidente del wwf sezione penisola sorrentina, addirittura ad una nostra giovane attivista, che si trovava di passaggio nei pressi delle toilettes, è stato animosamente rinfacciato l’intento di volersi servire dei servizi igienici e violentemente ribadito di non averne alcun diritto in quanto avevamo denunciato la realizzazione dei gabinetti nel bosco … poi lo stesso guardiano dell’Associazione Volontari del Faito ci ha chiesto i documenti e al nostro diniego ci ha pedinato per tutto il tempo tra stands e tavolini”. Ancora una volta gli ambientalisti sparano a zero sul fatto che nonostante diversi sopralluoghi da parte di polizia e carabinieri una squadra di operai abbia comunque continuato a lavorare in un cantiere abusivo per settimane sotto la supervisione personale del sindaco Gennaro Cinque, fino alle operazioni di sequestro, dissequestro temporaneo e nuovo sequestro ordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Le aree realizzate su suolo di proprietà di Provincia e Regione, come testimonia l’indagine eseguita dagli attivisti del wwf, vengono inoltre adesso sfruttate a scopo di lucro. Sarebbero gli stessi volontari del Faito ad accettare un obolo di pochi euro per il noleggio di gazebo, tavoli, sedie in plastica e barbecue. Il tutto nell’ottica del periodo autunnale in cui sarebbero previste la realizzazione di altre due aree picnic da sfruttare attraverso il taglio di 7mila esemplari di faggio. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Continua la "mondragonizzazione" di questa città. Non si tratta tanto di verificare se esiste o non esiste la licenza (gli scempi più grossi da noi hanno tutti i permessi...), ma di capire qual è il fine di questa manomissione del territorio: fare soldi subito e fuggire? Immaginare che queste sottospecie di sagre che si organizzano a Faito un giorno diventeranno qualcosa di più? Puntare a diventare come la Costa Azzurra? O puntare a diventare come Scalea o le spiaggie di Pozzuoli?
Il problema potrebbe sembrare giuridico, ma in realtà è culturale ed etico, oltre che politico.

Giuseppe Guida

Anonimo ha detto...

evidenzio la necessità di non accanirsi sul singolo caso.Il wwf sembra svegliarsi a comando, perchè non organizza qualcosa per proteggere e rilanciare faito e le spiagge? perchè si prende l'onere di far crescere un paese povero di tutto? Basta pensare che le zone menzionate da G Guida, sono POVERE per questo facilmente soggiogabili. Vico è POVERO; per questo facile preda di speranze e progetti futuri, senza verificarne le conseguenze, reali. si mobilitino le VERE forze politiche affinchè, semmai controllare, aumentare e intervenire sulle "idee" di FESTA, mettendo in guardia, chi con la mira della frode stia facendo questo. Garantendo, alla cittadinanza che eventuali cambiamenti di destinazione d'uso delle aree a faito, non siano l'ennesima rapina di territorio pubblico; come per le spiagge. Grazie.
Pippo

Anonimo ha detto...

non se ne può più di questo wwf che quando qualcun'altro prende un'iniziativa compare per criticarne le mosse. Il faito versa in questo stato da anni, i castagni sono ammalati da decenni, i boschi vengono imbrattatati da rifiuti di ogni genere dalla notte dei tempi e il wwf in giro non si è mai visto.
Avete mai letto del wwf che propone una soluzione per i cavalli allo stato brado a faito? Per i cani randagi? Per gli interventi di cura degli alberi ammalati? Per la bonifica di un'area?
io mai!
Però ho capito qual è la logica del wwf: sedersi sul letto del fiume ed attendere che qualcun altro faccia qualcosa per criticarla.

Anonimo ha detto...

Il WWF fa quello che deve fare.
E' un associazione non un gruppo di potere o un partito politico.
Personalmente non credo nella cose che Telearredo e quelli di Moiano stanno facendo a Faito e credo che la strada imboccata sia quella sbagliata.
Come diceva Giuseppe Guida il modello che sta seguendo Telearredo è quello di trasformare Vico Equense in una nuova Mondragone dove la natura viene sostituita dai parcheggi interrati, dai cessi a forma di albero, dagli sbancamenti, dalle case abusive, dalle strade abusive, dagli Alimuri, dai nuovi Alimuri, dalle spiagge fetenti, dalle strade scassate, dalle luci pubbliche messe dovunque a spese dei contribuenti.
Pena, pena immensa.

Anonimo ha detto...

dopo la prematura morte del compianto claudio esposito, san pietro chiede all'animella in pena cosa di buono avesse fatto per rispettare l'evangelico dettame chiave per la beatitudine. il nostro, con fare fiero e pieno di soddisfazione dichiara al gestore delle chiavi di aver raggiunto la fantastica cifra di 10.000 denunce e di aver fatto in modo che nulla potesse cambiare mai, oltre ad aver convertito sulla medesima via altre animelle in pena,gia' passate per san pietro o ancora da passsare. il gestore delle chiavi dopo aver chiesto, senza aver avuto risposta, del perche' il tremor d'anima non accennasse a diminuire anche dopo oramai tempo dal passaggio dimensionale, chiamo' per via celeste san giuseppe che stava lavorando nei giardini del paradiso, nei pressi della luce primeva,e parlarono a lungo mentre lo sguardo di san pietro a tratti indugiava sull'animella in pena. finita la conversazione celeste il gestore delle chiavi apri' il registro del tempo e delle cose, lo consulto' lisciandosi la barba e dopo aver sospirato piu' volte si rivolse all'animella in pena e dichiaro che tra le chiavi quella del fu claudio esposito non era mai stata forgiata. Immediatamente con rinvigorito tremor d'anima venne minacciata denuncia nei confronti di san pietro in quanto lo stesso era in combutta con san giuseppe e forse addirittura con LUI per quei lavori nel giardino celeste dove, con la scusa di necessitare spazio alle anime beate per godere della luce eterna, si stavano malamente tagliando alcuni alberi. dopo un ultimo sguardo tra il faceto e la sconsolazione il guardiano delle chiavi aziono' la portella nera che ingoio' l'animella in pena.

Anonimo ha detto...

Si può anche scherzare sulle porcherie che si stanno facendo al territorio, ma la strada verso il degrado è tracciata: Vico Equense si sta allontanando da Sorrento e si sta avvicinando a Castellammare.
Fuitevenne...!

Anonimo ha detto...

Ma il presidente del wwf penisola sorrentina sig. claudio d'esposito vuole dire al gentilissimo pubblico quanti abusi e scempi edilizi ha commesso a casa sua? Forse è meglio far intervenire la magistratura.