sabato 12 settembre 2009

Aggressione presidente wwf

Sorrento - Violenta aggressione a Claudio d’Esposito presidente del wwf sezione penisola sorrentina reo di avere fotografato alcuni pescatori in azione nella zona C della riserva marina protetta di Punta Campanella in località Pignatella. Colpito in pieno volto da un potente pugno da parte di un pescatore di frodo Claudio d’Esposito è scivolato rovinosamente dalla scogliera ed è caduto in acqua privo di sensi rischiando di annegare davanti a centinaia di bagnanti che hanno assistito increduli alla scena. Il presidente del wwf è stato salvato grazie all’intraprendenza di un amico che lo ha raccolto dall’acqua e lo ha trascinato sulla terraferma. Nel frattempo è toccato ai carabinieri della compagnia di Sorrento intervenire per evitare il linciaggio dell’aggressore da parte di decine di bagnanti. Immediato l’intervento di una ambulanza con il personale del 118 che imbracato Claudio d’Esposito su una barella lo ha trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento dove i sanitari gli hanno prestato le prime cure. Dopo una indagine cranio rachide cervicale con 6 radiografie alla testa i medici gli hanno riscontrato un trauma contusivo alla regione temporale sinistra ed al gomito destro oltre ad una serie di escoriazioni ad entrambe le ginocchia ed al piede sinistro. Il referto medico parla di prognosi di cinque giorni ma il presidente del wwf dopo avere trascorso l’intera notte in ospedale si è staccato da solo le flebo dalle braccia, ha voluto firmare la dichiarazione di responsabilità ed è letteralmente scappato dall’ospedale per rimettersi subito al lavoro. Nella sola mattinata di ieri ha ricevuto almeno 200 telefonate di solidarietà da amici, conoscenti ed esponenti istituzionali. “Ero con una mia amica, spiega Claudio d’Esposito, quando all’improvviso dopo una serie di bestemmie pronunciate nei miei confronti un pescatore mi si è avvicinato tentando di strapparmi il cellulare e sferrandomi un forte pugno in pieno volto. Poi ho perso i sensi, sono caduto e non ho capito più niente. Non è ammissibile che si venga aggrediti pubblicamente per avere adempiuto ai propri obblighi, continuerò a battermi per la verità, anche se questa non piace ai tanti. In un paese civile non ci si può comportare in questo modo. Lavoro a Milano dove certe cose non succedono ed è inutile imprecare alle imperfezioni che ancora vivono radicate nel profondo sud”. Il presidente del wwf stava nuotando quando si è imbattuto in un nucleo di pesci al centro del quale era chiaramente visibile un amo da pesca che alla fine lo ha infilzato nel ginocchio sinistro. L’accaduto ha scatenato un alterco con il pescatore di frodo che ha iniziato ad inveire contro Claudio d’Esposito sostenendo che gli aveva rovinato la pesca. Poco prima dell’aggressione un altro pescatore aveva scaraventato un secchio pieno di pesci morti in faccia ad una turista venezuelana che voleva segnalare alla guardia costiera di avere assistito ad un’altra scena di pesca di frodo. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

chi semina vento raccoglie tempesta.

Anonimo ha detto...

Esprimo la mia solidarieta' a Claudio d'Esposito che a differenza di tanti non si gira dall'altro lato quando incontra chi in disprezzo delle norme vigenti deturpa il nostro territorio. Se fossimo tutti quanti un po piu' come Claudio il nostro mare sarebbe splendido come 20 anni fa e i nostri alberi continuerebbero a crescere donandoci aria pulita.

Se questo lo chiamo vento ellora spero che ti investa un uragano.

Ciao

Anonimo ha detto...

Anch'io offro la mia solidarietà a Claudio d'Esposito e sono sicuro che chi lo attacca è nemico dell'ambiente e della natura e così si smaschera facilmente.
Vergogna!

Anonimo ha detto...

Infatti, non è un caso che ad attaccarlo (anche fisicamente) sono stati anche quelli dell'AVF, veri "amici" dell'ambiente...sic...

Anonimo ha detto...

A quelli dell'AVF gli brucia il culo perchè si sentono i padroni di Faito e non capiscono che il loro ruolo è quello di vigilare e non hanno compiti di polizia.
Inoltre è più che risaputo che chi ama l'ambiente non taglia gli alberi per farci strade o quant'altro.
Penso che l'ignoranza sia ben radicata nell'AVF. Ignoranza si intende delle regole.
Ciao e solidarietà e ammirazione a Claudio D'Esposito