venerdì 11 settembre 2009
Ferraro: "Il vero Vico non l´avete ancora visto"
Vico Equense - “Per vedere il vero Vico Equense bisogna aspettare, dobbiamo superare prima l’impatto con la categoria”. Parola di Giovanni Ferraro. Il tecnico costiero è comunque soddisfatto dell’avvio di campionato, anche se è consapevole che bisogna migliorare e tanto. “Dateci il tempo di conoscere la Seconda Divisione, poi tutto sarà più facile – continua Ferraro – Non dimentichiamoci da dove siamo partiti: questo è un gruppo che in gran parte è stato formato in Eccellenza e per molti elementi della rosa c’è stato un doppio salto di categoria. E’ come essere al primo anno di scuola. Anche nella passata stagione abbiamo avuto questi problemi ad inizio campionato, poi superato l’impatto iniziale siamo arrivati fino alla finale play off. Chi l’avrebbe scommesso?”. Il discorso di Ferraro fila, anche quando parla di un “campionato in cui non c’è una partita facile”. Il Vico Equense l’ha vissuto sulla propria pelle alla prima giornata contro il Monopoli: “Dicevano che era una squadra scarsa dopo aver pareggiato contro di noi, poi la domenica successiva il Monopoli ha battuto la Juve Stabia” sostiene Ferraro. Il tecnico vicano deve anche tenere conto della grana stadio: “Giocando al Massaquano avremmo già quattro punti in più in classifica, purtroppo dovremo adattarci a queste nuove condizioni. Il fatto che giochiamo sempre fuori casa non deve essere un alibi per noi; anzi, vuol dire che impareremo a vincere anche fuori casa”. Un altro problema da superare è un attacco un po’ sterile, anche se compensato da una difesa che subisce davvero pochi gol. Ferraro, per quanto riguarda il reparto avanzato, sta provando di volta in volta le diverse soluzioni: “Ho possibilità di cambiare, questo mi permette di capire cosa possono dare i singoli attaccanti. Hodza? E’ uno dei tanti della rosa – conclude Ferraro - E’ un ragazzo di grande prospettiva, ma di certo non può risolvere tutti i problemi del Vico Equense. E’ un calciatore che va incoraggiato, proprio come Napoli, Lupico e Donnarumma”. (Daniele Di Martino Resport.it)
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