lunedì 7 settembre 2009

Frutti di mare conservati male per i clienti multato il titolare del ristorante Lo scoglio

Massa Lubrense - Controlli a tappeto nei ristoranti di Marina del Cantone, dove il titolare di uno dei locali è stato denunciato perché trovato in possesso di oltre 50 chili di molluschi in cattivo stato di conservazione. L’operazione è stata condotta da una task-force composta dagli agenti di polizia del commissariato di Sorrento, dal personale del dipartimento di prevenzione sanitaria e unità veterinaria dell’Asl Na3-sud. I mitili, erano destinati ai clienti del ristorante Lo Scoglio. Si tratta di 53 chilogrammi di tartufi di mare, cozze e vongole, successivamente distrutti dai sanitari dell’Asl. Il titolare del locale, è stato denunciato e multato. Sempre Lo Scoglio è stato inoltre sanzionato per l’importo di 3mila euro perché esercitava l’attività di stabilimento balneare senza le prescritte autorizzazioni amministrative. Stesse motivazioni che hanno portato all’emissione di un analogo provvedimento anche nei confronti del bar Framar. Gli stessi agenti, coordinati dal vice questore Antonio Galante, hanno anche sanzionato i titolari di tre concessioni per la gestione di aree di parcheggio comunali perché non esponevano le tabelle delle tariffe orarie. Gli agenti, con l’ausilio di tecnici della Gori, hanno infine effettuato dei saggi per verificare se le strutture della zona erano effettivamente allacciate alla rete fognaria o se vi fossero scarichi illegali, senza che venissero riscontrate irregolarità. La complessa operazione è scattata in seguito ad una serie di segnalazioni inoltrate alla polizia da residenti e frequentatori di Marina del Cantone. (Massimiliano D'Esposito il Mattino)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non riesco proprio a capire lo stupore che accompagna questi fatti di cronaca legati alle attività di ristorazione legati alle nostre zone.
La crisi è, con buona pace del Ministro Tremonti, un dato di fatto che alcuni definiscono oramai in via di superamento. La crisi riduce i guadagni e quindi per mantenere lo stesso margine gli pseudo imprenditori tagliano i costi non cercando alternative ma eliminando servizi di primaria importanza per la legalità della loro attività perchè legate alla salubrità dei prodotti che fanno ingerire ai loro clienti.
Non mi stupirei di sapere che il proprietario del ristorante di turno spegne il frigo durante la notte per risparmiare la corrente interrompendo però la catena del freddo che preserva i cibi dal deterioramento. E così via.
La verità è che solo i ristoranti di lusso (ed i beni di lusso in generale) non rissentono di alcuna crisi visto che il margine è oltremodo ampio. Aggiungiamoci che in zona la nascita di ristoranti e ristorantini riposa sulla faciloneria di cuochi improvvisati lungi dall'essersi preparati opportunamente e dal rispettare le antiche tradizioni culinarie delle nostre splendide zone.
Ciao e attenti a ciò che mangiate.

Anonimo ha detto...

er la verita' di sequestri di alimenti e soprattutto di alimenti di mare ne sono piene le cronache anche degli anni 80 e 90. in pieno boom. secondo me, nel caso le cose fossero come riportate, l'unica cosa e' l'ingordigia e la zero professionalita' degli operatori. in crisi e fuori crisi.