lunedì 14 settembre 2009

Pasquale Sommese: basta con il braccio di ferro su Bassolino, il Pd parli di programmi

«Il Partito democratico deve guardare con attenzione alle esigenze dell’area moderata, perché altrimenti si rischia una notevole emorragia di consenso», è il monito del consigliere regionale Pasquale Sommese. «D’altra parte, già prima delle Provinciali – dice – avevo sollecitato il partito a guardare all’Udc e a formare più liste di appoggio. Non sono stato ascoltato ed è finita come poi si è visto…». D’altra parte, però, sembra che le idee nel Pd non siano troppo chiare se è vero che il dibattito pre-congressuale si è ridotto ad una sorta di duello tra avversari e sostenitori di Bassolino… «Io penso che si debba uscire da questa polemica, altrimenti a farne le spese sarà solo la nostra credibilità. Personalmente, sono stato molto critico verso certi aspetti della gestione, basti pensare alle questioni legate alle società miste e alle consulenze. Ma è chiaro che, in questo momento, qualsiasi scontro, formato su pregiudizi e rancori, non farebbe altro che acuire divisioni interne». Lei sostiene a livello nazionale Franceschini e in Campania il candidato della mozione Bersani, Amendola. Fatto, questo, che ha aperto un altro fronte di tensione con accuse di trasformismo più o meno esplicite… «Premesso che le tre soluzioni in campo non sono quelle che avevo immaginato, credo che Amendola sia quella che può dare le risposte alle istanze dei territori. O, almeno, me lo auguro. Diversamente, si aprirebbe una fase difficile e dagli sviluppi anche imprevedibili». Ma se i moderati dovessero risultare sempre più emarginati, come lei ha denunciato più volte, potrebbe guardare al Grande Centro che evoca Casini? «No, ma ci sarebbe il rischio di perdere molti voti. D’altra parte, che ci sia un problema è evidente. basti guardare a quanto è successo nel mio caso alle Europee: De Castro in Europa, Tedesco in Parlamento. Evidentemente c’è una doppia morale». Per le Regionali del prossimo anno ritiene che si debba proseguire nella ricerca di un accordo con l’Udc? «Sì, ne sono convinto. Anche perché lo scenario, il prossimo anno, potrebbe presentare diversi motivi di interesse. E per questo bisogna proseguire nel dialogo con il partito di Casini, perseguendo una politica delle alleanze oculata e basata su una piattaforma programmatica ben delineata». (di Mario Pepe da il Roma)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Somme' ma famm'o piacere!!!!

Anonimo ha detto...

Da quale pulpito!!!!
A Vico poi sarà una comica:
Il capobastone Piccolo ha ordinato di votare al gruppo "Margherita" Bersani
Mentre il capobastone Amato ha ordinato ai suoi "adepti ex DS" di votare Franceschini
Mi sa che bisognerà votare Marini

Anonimo ha detto...

Mi sa che davvero bisognerà votare Marino (non Marini). Ormai si sono accordati (Bersani, Bassolino, De Mita ecc.) alle prossime elezioni Regionali grande alleanza con UDC, MPA e centristi vari con De Mita Presidente o suo adepto (Pasquino); poi, Bassolino candidato Sindaco di Napoli.
In tal modo:.....sai quant'a mazzate!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

In questo modo il centrosinistra riuscirà di nuovo a vincere per il rotto della cuffia.
Non c'è da essere allegri, ma sempre meglio che consentire a questo centrodestra di comandare alcunchè.
Forza Bassolini, Abbasso Cosentino e i casalesi!