mercoledì 6 gennaio 2010

A Boccia ferma...

In Campania Sinistra e libertà: Pd ondivago, no a tavolo centrosinistra

Per le elezioni regionali in Puglia, spunta la candidatura di Francesco Boccia, lo stesso che fu battuto da Vendola alle primarie del 2005. Dopo le perplessità dei giorni scorsi, Pier Ferdinando Casini ha ufficializzato il suo «sì» a un'alleanza con il Pd che sostenga il deputato democratico. «Non perdiamo altro tempo - annuncia il leader Udc - il deputato Francesco Boccia presenti il programma e lunedì venga presentata la coalizione. Siamo pronti ad appoggiarlo se anche il Pd lo appoggia veramente. Di Vendola non ci interessa». «Questa pantomima - spiega - non può continuare oltre l'Epifania. Noi non siamo interessati ai giochini di Vendola. E non dovrebbe esserlo nemmeno il Pd. Diciamo basta a una sinistra infantile, all'Italia serve una sinistra blairiana, in opposizione a un grande partito popolare moderato e non populista». L'Udc si aspetta anche la sconfitta: «Il Pd presenti la coalizione a sostegno di Boccia. Poi potremo anche perdere, in politica mica si può sempre pensare di vincere. Ma dobbiamo farlo evitando che la sinistra resti imprigionata nell'ala radicale». Se il Pd non dovesse scegliere dalla prossima settimana si aprirà un'altra partita e l'Udc potrebbe aprire il dialogo con il centrodestra. Per la telenovela Campania, invece salta il tavolo del centrosinistra per discutere delle alleanze. "Troppo legati alla vicenda Puglia", è la motivazione addotta da Sinistra e Italia dei Valori nei confronti di un Pd ritenuto "ondivago" sulle strategie da adottare spiega il Velino. Il coordinamento Regionale di Sinistra ecologia e libertà, riunitosi stamane, ha deciso infatti che "non persistono ancora le condizioni politiche per partecipare al tavolo sulle prossime regionali in Campania". Questo il ragionamento: "La situazione generatasi in Puglia a causa di comportamenti ondivaghi del Partito Democratico merita un approfondimento sul tema delle alleanze che si dovrà sviluppare nel coordinamento nazionale di Sel che si riunirà il 7 gennaio prossimo a Roma. La partecipazione è un elemento democratico importante che non può essere utilizzato a proprio piacimento, in Campania sì e in Puglia o altrove no. Siamo pertanto interessati - è la conclusione- ad un chiarimento programmatico che tenga conto dell'importante sfida campana nel quadro più generale della vicenda nazionale".

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