sabato 10 luglio 2010

Commercio, la Città soffre

Vico Equense - Non sono saldi di gioia quelli partiti i primi di luglio. Con i chiari di luna attuali, l’Ascom ritiene che le iniziative degli associati, per quanto brillanti, non possano bastare per rivitalizzare il settore. Questa mattina sul quotidiano Metropolis, la denuncia del presidente Antonio Celentano, che definisce la situazione “tragica”. “Ho avuto dei contatti professionali con un amico – spiega – responsabile di un supermercato il quale mi ha detto che fino a poco tempo fa lavoravano in tre settimane al mese. Oggi le vendite si concentrano oramai su 15 giorni. Dal 27 all’11 o il 12 del mese successivo, crollano i consumi. E non parliamo di abbigliamento o beni di lusso. Parliamo della spesa, del cibo”. Per il Presidente dell’Ascom “i ricchi restano ricchi, chi pensava di esserlo si rende conto che non lo è e chi pensava di stare bene, se la passa male. Il problema per gli stipendiati – continua – è grave perché non possono spendere. Come si esce da questa situazione? Non lo so – dice – speriamo per il futuro però, proprio non so come ne usciremo”. Il problema di fondo resta per Celentano l’ingresso dell’Italia nell’euro. “Chi guadagnava un milione 800mila lire all’epoca era praticamente ricco. Ora un lavoratore che prende mille e settecento euro, quasi il doppio non arriva a fine mese. I miei dipendenti che arrivavano a due milioni al mese erano dei privilegiati, ora guadagnano 2mila euro e spesso mi chiedono degli anticipi sui stipendi... si è eroso il potere di acquisto e la situazione è ora terribile. Basti pensare allo Scrajo – denuncia il presidente dei commercianti - è stato vietato l’ingresso delle borse termiche. Le persone non possono spendere neanche i soldi di un panino e si portano anche l’acqua da casa”.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è qualcosa che non mi torna, se è vero che l'euro ha fatto raddoppiare i prezzi dei beni di consumo, questo aumento lo hanno incassato i commercianti, oppure qualcuno mi spieghi per favore, grazie.

Anonimo ha detto...

Se vabbuò, ce la prendiamo ancora cn l'euro. E da dieci anni che è entrato e mo ci accorgiamo dei disagi.
La verità è che questo governo in primo luogo non si è accorto della crisi che arrivava il che avrebbe permesso di affrontarla consapevolemnte, in secondo luogo l'ha affrontata facendola pagare soprattutto a quelli che non l'avevano provocata e cioè ai normali cittadini che non speculano in borsa.

Visto che lo avete votato questo è quello che vi meritate e che purtroppo devo subire anche io.

Celentà se dai 2000 euro ai tuoi dipendenti vengo subito pure io a lavorare per te che con quei soldi ci campo 2 famiglie intere.
Cioa

Anonimo ha detto...

I conti tornano e come. All'inizio i commercianti hanno fatto lievitare i prezzi a loro uso e consumo. Poi come si suol dire "è fnut 'a zizzinella" e subentrata la crisi mò fanno in culo pure loro.

Anonimo ha detto...

...giovanotto..mettiti in fila...sto prima io!
Scherzi a parte, non siete obbligati a fare questo mestire, molti non sono capaci e stanno nel commercio solo perchè è comodo, fico, spinti e pagati da papà. Compro tutto fuori Vico...finchè non mi renderò conto che anche gli altri commercianti si saranno allineati a quei pochi che ancora sanno fare il mestiere e ci mettono la faccia e il sacrificio, ci credono. I soldi? stanno nelle tasche dei ladri, non dei lavoratori dipendenti!!

Anonimo ha detto...

Comunque stamm 'nuajat.
Il costo della vita è raddoppiato ed è vero, ma più che dare la colpa ai commercianti io mi incazzo più con il governo (di destra e di sinistra) primo perchè in questi anni abbiamo avuto un aumento della benzina esagerato, per non parlare anche dei trasporti e dell'autostrade, secondo i numerosi giochi e lotterie che abbondano nei bar e nei tabacchi che stanno finendo di atterrare la classe medio-bassa che cerca di risolvere i guai con gratta e vinci e simili, terzo le banche sono state le responsabili della crisi mondiale e lo stato che fà? chiede sacrifici agli italiani con tagli e quindi in automatico nuove tasse regionali e comunali.
Signori, stamm 'nguajat.

Anonimo ha detto...

in ogni famiglia c'è un precario da aiutare, in ogni famiglia si vive con la paura del licenziamento, ogni giorno si legge di tagli e la disoccupazione aumenta, ogni giorno si tuona di riduzioni di scatti e di tredicesime ecc .. e gli stipendi sono quello che sono .In più non ci sono servizi si deve pagare il ticket in ospedale, la medicina , la carta igienica nelle scuole , per forza si devono fare delle rinunce.Secondo me gli aiutinon vanno dati alle imprese ma alle famigile perchè quando la famiglia è tranquilla spende e l'economia tira