mercoledì 21 luglio 2010

Monte Faito, sequestrata piantagione di marijuana

Vico Equense - Abilmente occultata in un’area a strapiombo su un precipizio e nascosta da una folta vegetazione che la rendeva invisibile anche da perlustrazioni in elicottero produceva quintali di marijuana destinata al mercato della penisola sorrentina e del territorio stabiese fruttando agli spacciatori un bottino di centinaia di migliaia di euro. Una intera piantagione di canapa indiana per un totale di 180 esemplari di “cannabis indica” disposta su tre livelli adiacenti tra di loro per un quantitativo complessivo di oltre 130 chilogrammi che sul mercato avrebbero fruttato 120mila euro è stata individuata e sequestrata dai carabinieri della stazione di Vico Equense diretti dal maresciallo Antonio Lezzi e coordinati dal capitano Massimo De Bari della compagnia dell’Arma di Sorrento. La piantagione si trovava in una delle zone più impervie del Monte Faito, tutte le piante erano ben curate e rigogliose, i militari dell’Arma hanno rinvenuto sul posto anche dei contenitori di acqua utilizzati per innaffiare sistematicamente le piante di canapa indiana che avevano raggiunto una altezza fino a due metri. In seguito alla comunicazione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata sono stati gli stessi carabinieri ad estirpare l’intera piantagione sequestrando le 180 piante per la successiva distruzione ed impedendo che le dosi di marijuana ricavate invadessero il mercato sorrentino e stabiese producendo un volume di affari di centinaia di migliaia di euro. Ancora in corso le attività investigative per risalire ai proprietari della coltivazione. Il sequestro dell’intera piantagione costituisce un duro colpo all’approvvigionamento da parte del mercato della droga per una delle sostanze stupefacenti maggiormente diffuse a basso costo tra il popolo dei rampolli e dei frequentatori di locali notturni disseminati sull’intero territorio ma non è escluso che la marijuana coltivata sul Monte Faito rifornisse anche gli spacciatori tra Positano e la costiera amalfitana mediante l’utilizzo di appositi corrieri. Attraverso un’opera di costanti controlli del territorio, di indagini svolte tra i tossicodipendenti che ha portato i carabinieri nel solo arco dell’ultimo fine settimana a sorprendere 14 ragazzi, tra cui 6 minorenni, tra questi anche turisti e bagnanti, in possesso di marijuana, i militari dell’Arma hanno stretto il cerchio centrando l’obiettivo di scoprire una delle maggiori piantagioni di droga mai individuate in costiera. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo è il territorio in cui il sindaco di Vico tutto vuole spostare.scr

Anonimo ha detto...

Il luogo del ritrovamento, ovviamente confinante con Moiano, da il senso di quello che sta diventando quella frazione e cosa stanno diventando i suoi giovani...

Anonimo ha detto...

Si, si, i Moianesi hanno anche partecipato alle stragi del 92, all'uccisione di Kennedy e le tracce trovate a Cogne coincidono con il numero di scarpe portate da Gennaro Cinque. Inoltre si ritiene che sempre un moianese abbia fatto saltare la condotta della BP nel golfo del Messico. Indagini in corso poi segnalano che potrebbe essere stato un moianese a a pilotare l'EnolaGay che sganciò la bomba su Hiroshima, ma non si hanno ancora prove certe.

Che discorsi idioti che fate.
Ovviamente se sei un razzista sei per forza anche un coglione.

Anonimo ha detto...

assono un abitante del faito e vorrei sapere cosa ho scritto di male ieri che non mi hai pubblicato il commento

Anonimo ha detto...

Certamente questo è l'ennesimo pretesto per scagliarsi contro il Sindaco, contro i "pastori di alta quota". Anche se noto con piacere che c'è dell'umorismo di bassissimo livello in queste tue quattro righe, mi sento in dovere di darti un consiglio: usalo con cautela, altrimenti se usato male ti spinge verso il fondo e a non avere il coraggio di metterci la faccia in quello che dici. Fatta questa piccola, nonchè doverosa premessa, noto con estrema amarezza che il "sign. Anonimo" soffre della sindrome che si è sviluppata a partire dagli anni '30,nonostante abbia una piccola infarinatura scolastica e documentata ad hoc di quelli che sono i nodi storici. Ritornando al destino della mia borgata, la momentanea perdita dei VALORI da parte dei giovani non è da ascrivere, nel modo più assoluto, alla figura del Sindaco, ma: 1_ alla inefficacia da parte delle famiglie nel trasmettere l'educazione e i valori, 2_ al non credere nel futuro da parte dei giovani, 3_ alle scarse altrenative che offre la PENISOLA e NON Moiano!!!... etc.. . L'Italia è la prima nazione in Europa dove c'è il maggior consumo di Droga.. (colpa di Gennaro Cinque e dei Moianesi). Moiano in questi ultimi anni ha acquisito in negativo la popolarità di Comunità di tossici grazie alle gesta di quattro fanatici che, anestetizzandosi dalla mattina alla sera, si credono dei veri e propri Boss della mala; questa gentaglia è diventata il "modello ispirativo" degli adolescenti che, non avendo basi salde, erroneamente prendono a modello il loro stile di vita e cercano di imitarli. Questo è il mio punto di vista, la saluto. Un Ingegnere Moianese.

Anonimo ha detto...

Mi scuso, di non aver letto bene il commento alla fine (22 luglio 2010 11.55) .. credendo che l'affermazione: " Che discorsi idioti che fate.
Ovviamente se sei un razzista sei per forza anche un coglione." fosse relativa ad un altro utente, ragion per cui mi sono scagliato apriori senza prestare troppa attenzione, con l'orgoglio di chi vuole difendere il nome del propio paese, mi scusi di nuovo, anche perchè credo che facciamo parte della stessa terra.