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Provincia di Napoli - Un asteroide provocò l´estinzione dei dinosauri. Più modestamente, ieri la meteorina di Emilio Fede, Giovanna Del Giudice, ha aperto una voragine nella giunta provinciale di Luigi Cesaro. Quest´ultimo ha infatti nominato tre nuovi assessori, la Del Giudice appunto, più Francesco Mallardo (Nuovo Psi di Caldoro), e Marco Di Stefano, area Gasparri, già rappresentante della Provincia nell´Autorità portuale. Manca un nome dell´Udc: con ben 8 consiglieri il partito chiedeva una “new entry” da aggiungere a Gennaro Ferrara e Nello Palumbo. Gli uomini di Casini hanno preso cappello e ritirato i loro assessori. «È stata una iniziativa autonoma, un atto irresponsabile di Cesaro – spiegano il capogruppo Biagio Iacolare e il commissario provinciale Ciro Alfano – Non concordata nè con la maggioranza nè tantomeno con l´Udc». Cesaro non ci sta: ««Sono stupito, amareggiato e deluso. Le scelte sono scaturite da un ampio dibattito con tutte le forze politiche, specie l´Udc. Mi sono incontrato con tutti, con De Mita, Iacolare e Alfano, e non riesco a capire i veri problemi che si celano dietro certe decisioni». È l´apertura di una crisi. Nella quale si infila il neosegretario provinciale del Pd Nicola Tremante: «Dopo un anno di nullità amministrativa si è frantumata la maggioranza. L´Udc deve decidere se continuare con le meteorine o tornare al voto». Ride amaro l´europarlamentare finiano Enzo Rivellini: «Siamo su scherzi a parte?» Nel mirino la Del Giudice: «Che rappresentatività può avere chi è stato sonoramente bocciato alle ultime regionali?» Il neoassessore si era piazzata penultima, poco più di 4000 voti. Dietro di lei solo Emanuela Romano, già diventata assessore a Castellammare. È chiaro lo sconcerto fra i politici più navigati di fronte al nuovo dettato: gli ultimi saranno assessori. Attacca anche Maria Grazia Pagano, presidente regionale del Pd: «Prevale nel centrodestra la concezione della donna immagine, del ‘velinismo´ applicato alla politica». Ecco il verde Francesco Borrelli con Emilio Di Marzio e Livio Falcone del Pd: «Meglio un sorteggio pubblico che le meteorine assessori». E Falcone, consigliere provinciale, rincara: «Va sempre peggio». Se la Del Giudice fa da parafulmine a tutte le critiche, il problema poltico sta però soprattutto dalle parti dell´assessore Valeria Casizzone, destinata all´Ept per far posto all´Udc (Pietro Sagristani o Ciro Alfano). Ma la manovra si è bloccata, l´Udc è rimasta al palo, la giunta è ancora squilibrata. A Del Giudice vanno pari opportunità e politiche giovanili, a Mallardo la semplificazione amministrativa, a De Stefano edilizia scolastica e il mare. Alcune deleghe pesanti, dal personale alla formazione, dovranno essere oggetto di una nuova manovra. (di Roberto Fuccillo da la Repubblica Napoli)
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