
All’esame alla Camera la proposta di legge che abbassa a 400 metri la quota per far parte di comunità montane
Vico Equense - Escluso dal piano di riordino della Regione del 2008, il Comune di Vico Equense potrebbe riavere un posto nell’ente intercomunale grazie a una proposta di legge in discussione alla Camera che propone di abbassare a 400 metri la quota per diventare comunità montana. Vico Equense, 90 metri sul livello del mare, si affaccia sia sul Golfo di Napoli che su quello di Salerno, e possiede famose spiagge, quali Marina di Seiano, Capo La Gala, Marina di Vico, Marina di Aequa, ma annovera anche monte Faito, a 1.440 metri, la punta più alta in località Sant’Angelo a Tre pizzi. Insomma, quanto basta per sperare nel buon esito del provvedimento «in favore dei territori di montagna» ha passato da qualche giorno fa il vaglio della Commissione finanze della Camera. Un emendamento, approvato il 7 luglio, ha abbassato infatti di 100 metri la soglia per individuare i comuni da considerare «montani». E se prima era necessario possedere il 70 per cento di territorio al di sopra dei 500 metri, ora basta superare la quota di 400 metri. In alternativa, si può diventare territorio di montagna «anche con molto meno: è necessario appena il 40 per cento di superficie comunale sopra i 400 metri. A patto, però, che il 30% della superficie abbia una pendenza superiore al 20%. Vico Equense, grazie ai rilievi del suo territorio, fra i quali appunto il monte Faito, ha tutte le carte in regola per diventare, con i suoi 20mila abitanti una «città di montagna», come Cortina d'Ampezzo o Courmayeur e soprattutto, qualora il provvedimento diventasse legge, a fruire del «Fondo integrativo per i comuni montani». Ma a parte il caso specifico, i temi delle aree di montagna, delle zone altimetriche e dei criteri per la loro definizione è sempre stato molto seguito, non senza aspre polemiche: l'Italia, con una altitudine media di circa 340 metri, presenta infatti una prevalenza di zone collinari (il 41,6 per cento del territorio); seconde le zone montuose (il 35,2 per cento del territorio), ultime le zone pianeggianti (23,2 per cento). Nel 2007 le proteste contro la finanziaria che stabiliva che gli enti montani non potessero più esistere al di sotto dei 600 metri sulle Alpi e dei 500 nelle altre aree, culminarono in una grande manifestazione che si svolse il 24 ottobre a Roma. La protesta del popolo della montagna, si è ripetuta, sempre a fine ottobre, anche nel 2008, ad Asiago. Il Comune di Vico Equense, su questo fronte, ha attuato un autentico braccio di ferro con la Regione, culminato con il ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Il Tar a luglio del 2009 con una apposita sentenza di merito ha respinto il ricorso del sindaco, Gennaro Cinque, dando pienamente ragione alla stessa Regione che, a dicembre 2008, nel piano di riordino finalizzato al risparmio degli enti montani, aveva accorpato, tra le altre, la Comunità montana penisola sorrentina e la Comunità amalfitana. A sostegno del ricorso del sindaco Gennaro Cinque, si erano schierati anche quelli di Massa Lubrens
e e Gragnano. (Antonino Siniscalchi il Mattino)
Vico Equense - Escluso dal piano di riordino della Regione del 2008, il Comune di Vico Equense potrebbe riavere un posto nell’ente intercomunale grazie a una proposta di legge in discussione alla Camera che propone di abbassare a 400 metri la quota per diventare comunità montana. Vico Equense, 90 metri sul livello del mare, si affaccia sia sul Golfo di Napoli che su quello di Salerno, e possiede famose spiagge, quali Marina di Seiano, Capo La Gala, Marina di Vico, Marina di Aequa, ma annovera anche monte Faito, a 1.440 metri, la punta più alta in località Sant’Angelo a Tre pizzi. Insomma, quanto basta per sperare nel buon esito del provvedimento «in favore dei territori di montagna» ha passato da qualche giorno fa il vaglio della Commissione finanze della Camera. Un emendamento, approvato il 7 luglio, ha abbassato infatti di 100 metri la soglia per individuare i comuni da considerare «montani». E se prima era necessario possedere il 70 per cento di territorio al di sopra dei 500 metri, ora basta superare la quota di 400 metri. In alternativa, si può diventare territorio di montagna «anche con molto meno: è necessario appena il 40 per cento di superficie comunale sopra i 400 metri. A patto, però, che il 30% della superficie abbia una pendenza superiore al 20%. Vico Equense, grazie ai rilievi del suo territorio, fra i quali appunto il monte Faito, ha tutte le carte in regola per diventare, con i suoi 20mila abitanti una «città di montagna», come Cortina d'Ampezzo o Courmayeur e soprattutto, qualora il provvedimento diventasse legge, a fruire del «Fondo integrativo per i comuni montani». Ma a parte il caso specifico, i temi delle aree di montagna, delle zone altimetriche e dei criteri per la loro definizione è sempre stato molto seguito, non senza aspre polemiche: l'Italia, con una altitudine media di circa 340 metri, presenta infatti una prevalenza di zone collinari (il 41,6 per cento del territorio); seconde le zone montuose (il 35,2 per cento del territorio), ultime le zone pianeggianti (23,2 per cento). Nel 2007 le proteste contro la finanziaria che stabiliva che gli enti montani non potessero più esistere al di sotto dei 600 metri sulle Alpi e dei 500 nelle altre aree, culminarono in una grande manifestazione che si svolse il 24 ottobre a Roma. La protesta del popolo della montagna, si è ripetuta, sempre a fine ottobre, anche nel 2008, ad Asiago. Il Comune di Vico Equense, su questo fronte, ha attuato un autentico braccio di ferro con la Regione, culminato con il ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Il Tar a luglio del 2009 con una apposita sentenza di merito ha respinto il ricorso del sindaco, Gennaro Cinque, dando pienamente ragione alla stessa Regione che, a dicembre 2008, nel piano di riordino finalizzato al risparmio degli enti montani, aveva accorpato, tra le altre, la Comunità montana penisola sorrentina e la Comunità amalfitana. A sostegno del ricorso del sindaco Gennaro Cinque, si erano schierati anche quelli di Massa Lubrens

Il sindaco
«Iniziativa giusta, l’ambiente sarà tutelato meglio»
Vico Equense - «Si tratta di una iniziativa meritoria. Il Comune ha un territorio esteso – uno dei più grandi della provincia di Napoli in rapporto agli abitanti – ed una serie di borgate collinari e montane, di cui la legge oggi in vigore non tiene conto. Quindi, ben venga una riforma che possa contribuire a riconoscere e salvaguardare la specificità del nostro territorio che è un connubio singolare di mare e monti». Il sindaco Gennaro Cinque accoglie con soddisfazione l’iniziativa parlamentare e rilancia l’opportunità di riconquistare un posto nella comunità montana dei Monti Lattari. «Uscire dalla comunità montana è stato un danno per il nostro Comune. Perché il potere e la capacità di dialogare che ha un ente sovracomunale è senza dubbio maggiore rispetto a quelle che ha un singolo ente. Ritornare nella comunità montana aggiunge benefici. Vico Equense può vantare un’articolazione del territorio caratterizzata da diversità morfologiche tali che giustificano una differenziazione negli approcci. La zona che scende verso il mare non avrà nulla da temere. Anzi, potremo meglio valorizzare entrambe le aree con politiche differenziate ed adeguate a ciascun segmento di territorio». (a.s. il Mattino)
Vico Equense - «Si tratta di una iniziativa meritoria. Il Comune ha un territorio esteso – uno dei più grandi della provincia di Napoli in rapporto agli abitanti – ed una serie di borgate collinari e montane, di cui la legge oggi in vigore non tiene conto. Quindi, ben venga una riforma che possa contribuire a riconoscere e salvaguardare la specificità del nostro territorio che è un connubio singolare di mare e monti». Il sindaco Gennaro Cinque accoglie con soddisfazione l’iniziativa parlamentare e rilancia l’opportunità di riconquistare un posto nella comunità montana dei Monti Lattari. «Uscire dalla comunità montana è stato un danno per il nostro Comune. Perché il potere e la capacità di dialogare che ha un ente sovracomunale è senza dubbio maggiore rispetto a quelle che ha un singolo ente. Ritornare nella comunità montana aggiunge benefici. Vico Equense può vantare un’articolazione del territorio caratterizzata da diversità morfologiche tali che giustificano una differenziazione negli approcci. La zona che scende verso il mare non avrà nulla da temere. Anzi, potremo meglio valorizzare entrambe le aree con politiche differenziate ed adeguate a ciascun segmento di territorio». (a.s. il Mattino)
12 commenti:
Non ci resta che dividere Vico in due comuni. Ormai è chiaro , il nostro caro sindaco e i suoi amici del mare di Vico non se ne fotte proprio. Che facesse un comune montano una Vico Alta e lasciasse Vico Mare a chi la ama davvero
E tutto un magna magna...
Penso che i criteri per definire una comunità "montana" siano certamente da rivedere.
E' anche vero che Vico Equense non è solo la piazza e la collina ma esiste una comunità in quota montana che è una parte sostanziosa della popolazione del comune di Vico Equense. A questa parte bisogna fornire servizi come a coloro che abitano più in basso visto che i loro disagi sono maggiori e per anni sono stati ignorati. Quindi ben venga la possibilità di accedere ad altre risorse finanziarie sempre che siano spese per questa parte di popolazione.
La Comunità Montana è il solito carrozzone.
al primo commentatore vorrei cheidere come ha fatto a dedurre quanto scritto.
dalla dichiarazione del sindaco emerge l'esatto contrario.!!!
Si divida Vico in due comuni e si faccia pagare il pedaggio ai Moianesi per accedere alla spiaggia!
solo se voi vicani pagate il pedaggio per venire a prendere il fresco a Faito quando l'afa opprimente virende le giornate ma soprattutto le serate impossibili...ah dimenticavo sono compresi anche i pic-nic vari durante l'anno e per le scampagnate di pasquetta e ferragosto c'è il sovrapprezzo!!!
Il buon Totò avrebbe detto:"ma mi faccia il piacere!!".
P.S :troppo sole fa male alla testa...
IL PEDAGGIO IN GENERE SI PAGA PER LE SPIAGGE NON PER LA MONTAGNA.
QUINDI IL DISCORSO NON REGGE. SE LA TUA AMMINISTRAZIONE E IL TUO GOVERNO DI DESTRA FAVORISCE L'IMPRENDITORE CHE FA AFFARE SUL DEMANIO MARITTIMO ALLORA ANCHE VOI DOVETE PAGARE COSTI SALATI PER FARVI UN BAGNO. LA MONTAGNA RENDE DI MENO E QUINDI Cè ANCORA QUALCHE SPAZIO APERTO.
aBBASSOO MOIANO
Discorsi razzisti e quindi idioti per definizione.
E non c'è neanche bisogno del sole perchè sono cazzate che si ascoltano tutto l'anno.
Ad Anonimo delle 11.58, io sono di sinistra e ti dico che tu non sei di sinistra sei solo un povero frustato ignorante razzista che non sa fare altro che stare contro, sono le persone come te che non ci faranno mai più vincere le elezioni. infine abbi il coraggio di firmarti è troppo facile scrivere cazzate nell'anonimato di un blog.
Questi discorsi ,privi di senso civico,non fanno altro che impoverirci dal punto di vista civico e morale.- La classe politica sguazza in tutto questo e diviene sempre più potente.
il mare è di tutti , monte faito è di tutti.
voglio ricordare che si muore e tanto odio non serve,lì dove andremo ...tutti
Si però avviati prima tu...
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