Gentile direttore di vico equense on line
Vi scrivo questa lettera per raccontare il mio caso umano. Sono una donna inglese di 64 anni e vivo a Vico Equense da circa 30 anni, i miei figli sono nati qui, lavorano solo ogni tanto, una vive con me ma è sempre fuori in cerca di lavoro, l’altro vive solo. Io sono sempre sola ad Arola a via Buonocore 43, pago 400 euro di affitto e mi aiuto facendo qualche lezione di inglese o qualche lavoretto di pulizia. Con il guadagno riesco a mala pena a pagare l’affitto, per mangiare e vestire mi aiutano le mie amiche. La mia storia è come tante ma ha una particolare che non capita tutti i giorni. Il mio padrone di casa mi vuole fuori casa e ora mi sta mettendo fuori con l’aiuto di non so chi anche se il contratto non è scaduto ma scade tra un paio di anni. Quando torno dal mio giro di lavoretti trovo casa devastata con porte e finestre smontate e sono costretta a dormire senza chiudere le porte e finestre con i pericoli che vi potete immaginare. Mi scaldano e mi difendono i miei cani. In questi giorni ho trovato la mia casa ancora più in cattive condizioni e ho dovuto dormire nel recinto dei miei cani per paura di aggressione di notte. Non faccio neanche più denunce ai carabinieri, perché quelle che ho fatto non sono servite a niente. Il servizio sociale si sta solamente preoccupando di farmi andare via di casa perché dicono che è in cattive condizioni, ma questo non è per il mio bene ma solo per il bene del proprietario. Intanto io pago per una casa in buone condizioni ma me la stanno devastando e non la posso usare perchè ho paura. Ho un avvocato amico che mi dice di non lasciare casa perché ho diritto di restare ma le persone mi stanno mettendo in condizione di dovermene andare. Mi sento sola e abbandonata, faccio grandi sacrifici per pagare l’affitto. Il sindaco mi ha ordinato di mandare i cani in canile a mie spese ma come pago spese se sono povera e mi difendono solo miei animali e miei figli sono disoccupati? Al servizio sociale mi vogliono far lasciare casa e mandarmi a casa di riposo , ma io sono donna povera ma ancora attiva e voglio restare a casa mia a Vico Equense dove vivo da tanti anni , non posso accettare sfratto prima di scadenza di contratto. Magari posso cercare una casa più economica anche in cattive condizioni e con piccolo contributo del comune , posso restare in una casa tutta mia e continuare i miei lavoretti. Non sono pacco postale. Piuttosto che andare in un ospizio preferisco buttarmi dal ponte di Seiano per finire la mia disperazione. Vi prego di pubblicare questa mia lettera prima che sia troppo tardi! Vi ringrazio
Clyne Jeanette Rosa
P.S. E mia figlia andrebbe anche lei in ospizio?
P.S. E mia figlia andrebbe anche lei in ospizio?
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