Fonte: Vincenzo Maresca da il Giornale di Napoli
Sorrento - Sinergia tra le varie
forze di polizia per un maggiore e
più efficace controllo della costiera
sorrentina. È l'impegno assunto ieri mattina dal prefetto di Napoli,
Francesco Antonio Musolino, al termine di un incontro con il sindaco
di Sorrento, Giuseppe Cuomo, all'indomani della rapina ai danni della filiale di Sorrento della Deutsche Bank. «Il prefetto Musolino ha annunciato che convocherà, per la prossima settimana, un tavolo di lavoro al quale saranno invitati anche i sindaci dei sei Comuni della penisola sorrentina», spiega Cuomo.
Intanto è una vera e propria caccia ai rapinatori quella scatenata dai carabinieri di Sorrento coordinati dal capitano Leonardo Colasuonno sull’intero comprensorio della costiera sorrentina nella speranza di acciuffare gli autori della audace rapina perpetrata in pieno giorno alla Deutsche Bank di piazza Angelina Lauro che a distanza di tre giorni restano
ancora ignoti. Semplice ma redditizio il modus operandi.
Due uomini a
volto scoperto sono entrati intorno alle 13,30 in banca, pochi secondi
prima della chiusura, si sono presentati agli sportelli, hanno costretto i
cassieri a consegnare il denaro, hanno rinchiuso tutti, nel caveau, sono
usciti dall’ingresso principale dileguandosi. Importo del bottino circa
20mila euro. Da quanto emerso dalle videocamere a circuito chiuso i
due rapinatori avrebbero una età di circa 40 anni, un volto non chiaramente definito, un accento tipicamente napoletano. Nonostante la morfologia ad imbuto della penisola sorrentina, però, degli autori della rapina ancora nessuna traccia. Setacciate le stazioni della circumvesuviana tra Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento, le aree di stazionamento di pulman di linea e turistici, il porto di Marina Piccola di Sorrento, i porticciolo turistici di Marina di Cassano a Piano di Sorrento e
Marina della Lobra a Massa Lubrense, senza alcun risultato, i due rapinatori, il numero è certo al di là degli eventuali basisti, sembrano essere svaniti nel nulla. Ma gli inquirenti non escludono l’ipotesi che possano ancora trovarsi in costiera nascosti come semplici visitatori in qualcuna delle migliaia di abitazioni che vengono sistematicamente concesse in locazione con affitti in nero e quindi impossibili da rintracciare. Una supposizione che nasce dall’episodio di una precedente rapina
eseguita da professionisti della fiamma ossidrica in piena notte nel centro di Massa Lubrense l’ 11 gennaio scorso ai danni di una tabaccheria
del centro cittadino con un bottino di circa 40mila euro. Anche in quel
caso dei rapinatori nessuna traccia. L’escalation della criminalità sembra oramai assumere livelli di guardia in un territorio turistico come quello della costiera sorrentina, al punto che a muoversi è anche la lenta
macchina della burocrazia.
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