giovedì 10 gennaio 2013

SS. Trinità continua la battaglia per l’acquisizione

Vico Equense - Continua la battaglia per l’acquisizione del complesso monumentale della Santissima Trinità ad opera del Comune di Vico Equense. Nell’ultima seduta di consiglio comunale l’amministrazione ha deliberato di dichiarare la struttura patrimonio culturale della città e di preminente interesse pubblico per la comunità oltre che di ribadire la volontà e il diritto del Comune di acquisire il complesso storico. La battaglia sta andando avanti da anni, durante i quali sono stati raggiunti una serie di traguardi legislativi. La settima commissione cultura della Camera, nella seduta di febbraio del 2012, aveva approvato il testo di due proposte di legge così unificato: «L’istituto Santissima Trinità e Paradiso di Vico Equense, dichiarato istituto di educazione e istruzione femminile, è estinto. Il patrimonio mobiliare e immobiliare della struttura è trasferito in proprietà al Comune che subentra in tutti i rapporti attivi e passivi dell’istituto stesso. Alle operazioni di consegna al Comune provvede il presidente del cda d’intesa con il dirigente scolastico regionale per la Campania. Il patrimonio dell’istituto Santissima Trinità e paradiso è utilizzato dal Comune per fini di istruzione e culturali, in attuazione della volontà dei fondatori dell’istituto medesimo». Ma la commissione bilancio della Camera in una seduta di fine febbraio ha rinviato l’esame del provvedimento per completare l’istruttoria sulle sue implicazioni finanziarie. Dopo tale seduta la commissione non ha più esaminato il disegno di legge e, a seguito delle dimissioni del presidente Monti e il prossimo scioglimento del Parlamento, l’iter di approvazione del disegno di legge decadrà «ope legis». Che le sorti del complesso monumentale stiano particolarmente a cuore alla popolazione lo testimoniano due petizioni sottoscritte da migliaia di cittadini, numerosi dibattiti pubblici e istanze provenienti da associazioni e residenti preoccupati per il destino dello storico ente risalente al diciassettesimo secolo. Nella delibera dell’ultimo consiglio comunale l’amministrazione ha indicato di invitare il Ministero a procedere all’immediata nomina del nuovo consiglio di amministrazione, di voler destinare il complesso al raggiungimento dei fini istituzionali, con priorità alle funzioni culturali, didattiche e scientifiche, di far fronte con proprie risorse ai costi di gestione della struttura, di sollecitare il Miur all’attivazione delle procedure di liquidazione dell’ente, di chiedere alle forze politiche l’impegno a ripresentare il disegno di legge. (Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino)

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