Operazione sicurezza
dei carabinieri
in tutta la costiera:
denunciata una donna
Fonte: Metropolis
Vico Equense - La sicurezza
prima di tutto. No. Non è uno
spot elettorale di un partito, ma
è l’obiettivo dei controlli nei
cantieri edilizi che i carabinieri
stanno effettuando in queste
ore in tutta la penisola sorrentina.
Verifiche a tappeto su tutto
il territorio della terra delle
sirene per verificare al meglio
il rispetto delle condizioni di
lavoro in sicurezza degli operai
nei cantieri.
In una serie di sopralluoghi
ecco le prime sorprese. Nella
brillante azione per contrastare
il fenomeno delle violazioni
delle norme in materia di sicurezza,
gli uomini coordinati dal
capitano Leonardo Colasuonno
e diretti dal luogotenente Antonio
Lezzi hanno denunciato
in stato di libertà una 40enne
napoletana.
La donna è stata segnalata
all’autorità giudiziaria in qualità
di legale rappresentante
della ditta che stava eseguendo
i lavori in un cantiere edile
dove sono state riscontrate
alcune irregolarità in materia
di sicurezza. I carabinieri della
stazione di Vico Equense, unitamente
al gruppo dell’Arma per
la tutela del lavoro di Napoli,
nell’ambito di uno specifico
servizio finalizzato al contrasto
delle violazioni in materia di
sicurezza sui luoghi di lavoro,
dopo aver avuto accesso
all’area di un cantiere a Vico
Equense hanno riscontrato alcune
irregolarità nell’area dove
si stavano svolgendo alcuni
lavori edili.
Nel corso della verifica sono
apparse chiare alcune pecche in
materia di sicurezza. Infatti, dai
rilievi effettuati dai carabinieri,
sono emersi delle gravi incongruenze
con quanto prescritto
dalle normative. Nel cantiere in
questione, in realtà, era assente
un’idonea recinzione del cantiere
per impedirne l’accesso ai
non addetti ai lavori. A ciò va
aggiunto anche che i depositi
di materiali vari erano prospicienti
al ciglio degli scavi e che
non erano dunque rispettate
le prescrizioni riguardanti la
sicurezza dei lavoratori per
quanto attiene il pericolo di
franamento.
Non un quadro agghiacciante,
ma abbastanza preoccupante
quello che i carabinieri hanno
trovato nell’area. Dopo aver
controllato stato dei luoghi,
i militari del capitano Colasuonno
hanno approfondito le
verifiche sulla posizione degli
operai che stavano lavorando al
cantiere. Nuova sorpresa. Infatti,
nell’immediatezza del controllo
nessuno dei 5 lavoratori
impegnati nella realizzazione
dell’opera, così come il datore
di lavoro, è stato in grado di
esibire la prevista documentazione
di regolare occupazione
degli stessi.
Sarà un caso di lavoro nero?
Una questione che verrà verificata nel corso delle prossime
ore. Adesso toccherà agli inquirenti
setacciare la documentazione
che la donna 40enne
napoletana dovrà presentare ai
carabinieri in merito alla regolare
assunzione dei lavoratori
dipendenti.
Immediato lo stop all’attività
con conseguente sequestro del
cantiere. Il tempo per la titolare
della ditta stringe anche perché
in questi casi tutto dovrà collimare
con quanto previsto dalla
legge onde evitare le pesanti
conseguenze stabilite dal codice.
Per tornare al lavoro i cinque
operai devono esibire tutta la
documentazione in regola e
successivamente rimuovere
tutte le situazioni di pericolo o
irregolarità rilevate.

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