Dr prof. Vincenzo F.R. Esposito
Dirigente
superiore Ministero I.U.R. a. r.
Presidente
Istituto “SS.Trinità e Paradiso” (ente pubblico)
Coordinatore
reg. Unitre, Ass. Università della Terza Età
Presidente
Unitre Penisola Sorrentina
Tel e Fax 0818798510 Port. 347637862
E-mail:
enzoesposito28@yahoo.it
Corso G.
Nicotera, 29/b
80069
Vico Equense – Na
Vico
Equense, 7 marzo 2013
Egr. Sig. Aniello Di Vuolo
Presso Istituto “SS.Trinità e Paradiso
Via Filangieri, 151
80069 VICO EQUENSE
p.c. On.Ministero Istruzione Università e Ricerca
Ufficio di Gabinetto del Sig. Ministro
p.c. Dipartimento per lo Sviluppo dell’Istruzione
Direzione Gen. per gli Ordinamenti scolastici
Viale Trastevere
ROMA
On. Direzione Generale Scolastica
Regione Campania
NAPOLI
Oggetto: Operatività e funzionalità dell’Istituto SS.
Trinità e Paradiso.
Egregio Sig. Aniello Di Vuolo,
Il giorno 5
marzo u.s. le notificai di persona il D.M. n.113 del 18 febbraio 2013 con il
quale il MIUR nominava il nuovo consiglio di Amministrazione dell’Ente Pubblico
da lei amministrato per circa un quadriennio. Lei si opponeva al mio
insediamento immediato dicendo che avrebbe dato le consegne soltanto dopo una
notifica diretta alla sua persona da parte del sig. Ministro. Rifiutò altresì,
ritenendosi ancora in carica, di trasmettere al Direttore Gen. Scol. Regionale
la mia lettera di accettazione e assunzione delle funzioni. Tuttavia accettò di
protocollare la mia lettera di trasmissione, con la richiesta di effettuare le
consegne alla presenza di un funzionario del MIUR, la copia del Decreto
ministeriale e la copia con la quale la Direzione Generale Scolastica regionale
notificava il decreto ai componenti del nuovo Consiglio direttivo. Con tale
accettazione è evidente che Lei è pienamente informato e non ha più bisogno di
notifica diretta da parte degli organi preposti, a meno che non voglia mettere
in dubbio la mia buona fede, della qualcosa non ho che da rammaricarmi perché
ne viene investita la mia dignità.
Il mio
rammarico è cresciuto per i motivi che scrivo in seguito, lasciando al suo
senso di responsabilità e al suo illuminato giudizio le decisioni che le
spettano.
Nel lungo cordiale colloquio che avemmo nel locale della
direzione dell’Ente, Lei mi informò che il locale in cui era seduto era della
Presidenza di una Fondazione da Lei costituita con altri enti e persone fisiche
a cui ha dato in possesso gli ultimi ambienti disponibili e non ancora dati in
locazione. Se fosse così l’Istituto non sarebbe più in condizione di realizzare
le sue finalità statutarie, essendo l’immobile trasformato in condominio con
conduttori diversi; la funzione mia e dei sigg. consiglieri si ridurrebbe a
quella di amministratori del condominio e senza poter utilizzare la sede
legale.
Io avevo il diritto di essere informato e Lei aveva tutto
l’interesse a farlo. Le ricordo che, per l’art. 9 dello Statuto, “il presidente
ed i consiglieri sono responsabili personalmente e solidalmente verso
l’Istituto dei danni che ad esso possono derivare per la loro colpa e
negligenza.”
Il giorno 06/03/2013 feci protocollare agli atti la mia
assunzione delle funzioni di presidente e detti disposizione alla Segretaria e Tesoriere di preparare gli atti
per lo scambio delle consegne e di convocare il nuovo consiglio di
amministrazione per il giorno 14 marzo p.v. Informai a carico mio,
personalmente (a causa del suo rifiuto) e con posta fax il superiore Direttore Sc. Reg. nei giorni 5
e 6 marzo con copie dei miei interventi. Sollecitai anche l’invio di una
comunicazione ufficiale a Lei ma non so se le è arrivata. Lo feci perché Lei lo
chiedeva benché non fosse necessario.
La
segretaria mi ha assicurato che avrebbe provveduto alla convocazione del
Consiglio e che non era in grado di poter procedere al trasferimento dei
poteri, senza la partecipazione del presidente uscente; inoltre, che lei è
stata esonerata senza motivo dai compiti di tesoreria da oltre quattro anni,
avendo il presidente avocato a sé tutte le operazioni di carattere finanziario.
Mi avvertiva anche che aveva rifiutato di sottoscrivere gli atti contabili non
avendone la cognizione necessaria. In seguito a ciò ho informato il Banco di
Napoli che ha il conto dell’Ente, del cambio di rappresentanza legale, come era
mio dovere. Il Banco ha bloccato operazioni bancarie tentate a mia insaputa.
Le chiedo
di prendere atto che sono subentrato a lei anche come presidente della
“fondazione” da lei costituita e ritengo opportuno che sia Lei a informare i
soci della fondazione e non io che subentro. Lo farò, come ho fatto per il
decreto ministeriale, soltanto se non provvederà Lei da subito.
Tutto ciò
premesso, spero vorrà convenire nella opportunità di provvedere “ad horas” a
consegnarmi le sue chiavi, ovviamente dopo aver sgombrato delle sue cose
l’ufficio; di sottoscrivere un verbale di consegna accompagnato da una
dettagliata relazione sulle pratiche correnti, se non vuole riferire sulla sua
gestione. Le suggerirei di chiedere Lei stessa la presenza di un ispettore di
ragioneria della Direzione Regionale, ad evitare equivoci e spiacevoli
sospetti. Lei sa già che, in caso di remore inspiegabili, dovrò attivare altre
procedure e non lo farò con piacere.
Capirà che
il nuovo Consiglio di Amministrazione deve difendersi anche da una campagna di
stampa, di parte, che mira a delegittimarlo. E’ stato già affermato che il
cambio di gestione è avvenuto con procedure improprie e senza trasparenza
quando si sa che per la prima volta dalla fondazione dell’Ente, che risale a
circa un secolo fa, la proposta è nata da una deliberazione del Consiglio
comunale assunta all’unanimità e col pieno accordo tra sindaco Giunta e gruppi
consiliari di maggioranza e opposizione; è stata accettata in pieno dall’organo
ministeriale proponente e trasformata in decreto da un Ministro non di parte
politica.
Resto in fiduciosa attesa e sarò da Lei per le consegne
lunedì 11 marzo alle ore 9:00.
Distintamente
Prof. Dott. Vincenzo Esposito
Per condivisione e approvazione:
-
Prof. Claudia Scaramellino
-
Per. Ind. Matteo De Simone
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