Piergiorgio Sagristani |
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sant'Agnello - «Fin dal giorno in cui mi sono insediato, no rinunciato alla mia indennità. Infatti devolvo lo stipendio che percepisco da sindaco a realtà religiose, parrocchie e associazioni. Orlando fa una polemica inutile. Eppure speravo che non venissero dette più baggianate». Il primo cittadino di Sant'Agnello, Piergiorgio Sagristani, replica alla proposta provocatoria dell'ex fascia tricolore Gian Michele Orlando (oggi capogruppo di minoranza) che, con l'apporto dei suoi alleati-consiglieri Pietro Gnarra e Antonino Coppola, ha presentato l'emendamento della discordia al bilancio 2015 che sarà discusso in aula solo dopo Ferragosto. Intanto però è bufera. Lo scontro politico si accende stavolta sulla mozione della minoranza. Il gruppo Orlando ha invitato la giunta ad azzerarsi lo stipendio e a predisporre tagli anche su gettoni di presenza in consiglio comunale e commissioni. Oltre a ciò, nella mozione, è stata prevista anche la rinuncia allo staff della comunicazione istituzionale. Una manovra che consentirebbe al Comune di Sant'Agnello di risparmiare in tutto 100mila euro l'anno. Ma che fine farebbero i soldi? Stando al progetto della minoranza, i 100mila euro dovrebbero essere impiegati per ridurre la Tasi (tassa sui servizi indivisibili) ad alberghi e attività che dimostrino di aver assunto persone residenti a Sant'Agnello da almeno 10 anni. Ma a far sbottare Sagristani, in particolare, è stata la bordata di Orlando allegata alla mozione: «Sappiamo che il nostro emendamento sarà bocciato perché in maggioranza sono tutti attaccati all'indennità». Parole, quelle del leader di opposizione, che non sono piaciute al sindaco che adesso replica per le rime.
«Ogni anno, da Orlando, viene proposto questo ritornello e ogni anno mi trovo a doverlo smentire - la premessa di Sagristani -. Io ho rinunciato subito all'indennità. Non accetto lezioni da Orlando che, quando fu invitato a restituire al Comune i soldi percepiti per il ruolo di sindaco svolto per quasi 5 anni, invece che dirsi disponibile a compiere questo gesto, per tutta risposta decise di incassare anche la liquidazione di fine mandato. Per quanto riguarda la comunicazione, Orlando ha speso fior di quattrini. Per il taglio della Tasi, valuteremo cosa fare. Anche se per le aliquote il consiglio comunale ha già deliberato il mantenimento delle percentuali dell'anno scorso». Ma Orlando precisa i contorni della mozione: «II nostro - controreplica il consigliere - è un emendamento che prevede un rilancio nell'ottica dell'occupazione giovanile che potrebbe avere respiro grazie alla rinuncia dei soldi di quella che la gente tuttora vede come una "casta". Ci auguriamo che invece di fare polemiche, Sagristani si occupi di questo argomento».
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