Vico Equense - “Da anni assistiamo, con profonda desolazione e tanta rabbia, a politiche raffazzonate dell’ultimo minuto o più semplicemente volute, politiche del “far west” in cui pochi imprenditori possono lucrare, quasi indisturbati, su quelle che sono vere miniere d’oro per l’intera collettività”. A dirlo è il laboratorio politico Ricominciamo da Vico, che in una nota esprime preoccupazione per due interventi in atto sul territorio. Uno riguarda il costone sovrastante la spiaggia della Tartaruga e l’altro la cava dopo la spiaggia delle Calcare. “L’ennesima privatizzazione?” si chiede il laboratorio politico, che ritorna sull’argomento spiagge. “Leggere che è “antieconomica” la gestione pubblica degli arenili ci fa sorridere amaramente, - continua il laboratorio politico - a tal proposito, saremmo curiosi di conoscere le entrate per le casse comunali derivanti dalle concessioni in questione per comprendere appieno “quest’antieconomicità” a cui fa riferimento il Consigliere regionale, ex Sindaco, Gennaro Cinque. Gli amministratori cittadini vengono votati ed eletti per proporre e promuovere politiche e scelte pro-cittadini, scelte quasi sempre faticose, non li scegliamo per non assumere queste scelte o, più semplicemente, per limitarsi, nel migliore dei casi, a soluzioni di comodo, come quella della chiusura degli arenili di notte causa inciviltà delle persone. È opportuno ricordare – continua la nota - che gli incivili, ahinoi, operano h24 e non solo ad orari prestabiliti. Infine, se miglioramenti per l'accesso devono essere fatti, che siano in favore dei cittadini: ad esempio permettendo di raggiungere agevolmente dal Pezzolo il pezzo residuo di spiaggia libera accanto la concessione Sporting” conclude Ricominciamo da Vico.
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