mercoledì 13 dicembre 2023

Intervista a Giuseppe Russo. «Saltano così i tetti di spesa scenario inquietante si mette a rischio la salute»

di Ettore Mautone - Il Mattino

«Ho saputo dagli organi di informazione delle articolate accuse di corruzione, truffa e altri reati ai danni del Servizio sanitario da parte di medici, farmacisti, infermieri, titolari di centri accreditati convenzionati con questa Asl. Restiamo in attesa di comunicazioni ufficiali da parte della autorità giudiziaria per intraprendere iniziative al riguardo con eventuali chiusure e sospensioni che in questi casi la legge prevede». Così il direttore generale della Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo (foto) commenta il blitz della Guardia di Finanza. Il suo primo giudizio? «È chiaro che la Asl è parte lesa in questa vicenda. Se le accuse dovessero essere confermate si configurerebbe uno scenario inquietante in quanto le risorse acquisite con i raggiri descritti sarebbero state sottratte ai tetti di spesa e ad altri capitoli di bilancio necessari ad assicurare le cure e le terapie». La Asl cosa può fare per prevenire questi casi? «Abbiamo un nucleo ispettivo centrale e i dipartimenti di prevenzione che a campione effettuano periodici controlli su tutti i convenzionati e anche sui flussi finanziari che riguardano il personale dipendente». Cosa farete adesso? «Faremo ulteriori e minuziosi controlli interni su tutta la platea dei convenzionati e sui flussi prescrittivi, oltre quelli che già di routine sono effettuati a campione. Ovviamente applicheremo anche le norme relative ad eventuali sanzioni disciplinari previste al netto delle garanzie di legge. Siamo in una fase preliminare delle indagini. Si tratta di una inchiesta delicata che coinvolge anche medici, farmacisti, operatori sanitari. Se dall'indagine emergerà anche un danno erariale provvederemo a trasmettere i fascicoli alla Corte dei Conti».


Cosa ha pensato leggendo le accuse dell'inchiesta? «Se confermate sono particolarmente odiose in quanto non solo si aggira la legge per arricchimenti illeciti ma si sottraggono preziose risorse destinate ai tetti di spesa e ad altri capitoli di bilancio che servono per garantire la salute pubblica. Siamo impegnati, in questa fase di fuoriuscita dal piano di rientro, a rilanciare la sanità in un contesto di vincoli e ristrettezze che riguardano tutte le regioni». Non vi siete mai accorti di nulla? «Da quanto sto apprendendo il sistema era articolato e complesso, addirittura con prescrizioni di farmaci ed esami diagnostici intestati a soggetti esenti dal ticket ma del tutto ignari e costi a carico delle casse pubbliche». Si era mai imbattuto nella sua carriera dirigenziale in un raggiro così sofisticato? «Nel recente passato no. Forse solo alla Asl Napoli 1, ma parliamo di molti anni fa». Su cosa puntare per evitare che accada? «A mio avviso bisogna puntare sulla digitalizzazione e su sistemi informatici di tracciamento di tutte le attività. Cosa che la Regione Campania ha già fatto con l'allestimento della piattaforma informatica Sinfonia che connette medici, specialisti prescrittori e organi di controllo e che per i farmaci innovativi ad alto costo impedisce che ci siano falle. È un sistema che funziona molto bene anche per il monitoraggio delle varie voci di costo e per programmare meglio la spesa e la correlata assistenza. La Campania è stata la prima tra le regioni ad adottare il fascicolo sanitario elettronico».

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