Ma come si arriva a questa situazione? “Questo è il frutto di una volontà politica ben precisa. Nel 2012 l’amministrazione di allora decise di far posare la rete della fibra utilizzando esclusivamente i cavidotti comunali, precludendo in tal modo la stesura dei cavi nello strato bituminoso del fondo stradale così come invece è avvenuto e sta avvenendo in tutta Italia, usufruendo dei finanziamenti europei e statali. Quella scelta fu giustificata dal fatto che il comune avrebbe potuto fare cassa richiedendo un canone per l'utilizzo delle infrastrutture comunali.” Le carte, però, pare dicano altro. Le entrate per il Comune sono pari a zero? “Infatti, questa scelta politica danneggia la città due volte. In primis perchè nella situazione attuale di sostanziale monopolio i cittadini pagano un prezzo più alto per usufruire della fibra, che è diventato un bisogno quasi primario, (e invito tutti a fare un raffronto con gli operatori nazionali) e poi perché anche le casse comunali, che avrebbero dovuto trovare un parziale ristoro economico, non hanno ricevuto nessuna entrata. Ma c’è di più. Siccome l'unico operatore che gestisce la fibra in città non è accreditato presso Infratel, le piccole imprese e i professionisti di Vico Equense non hanno potuto e non possono accedere ai voucher connettività che garantiscono sconti per allacciarsi alla banda ultra larga.” Eppure nell’ultimo Consiglio Comunale l’assessore Di Martino è stato abbastanza chiaro in merito all’ingresso di nuovi operatori, assicurando l’esistenza di interlocuzioni. Le risulta? “Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’Assessore, e non ho motivo di non credergli. E’ un notizia risaputa l’esistenza di interlocuzioni che durano oramai da anni, ma soprattutto è chiara la necessità di modificare il regolamento per la concessione dell’utilizzo dei cavidotti. Dico di più, in questa occasione, l’assessore ha fornito delle scadenze, per dicembre 2023 la modifica del regolamento e inizio 2024 per la pubblicazione del nuovo avviso per la concessione dell’utilizzo dei cavidotti a nuovi operatori. Spero che le scadenze indicate in consiglio vengano rispettate e soprattutto, insieme ai consiglieri di minoranza, saremo vigili circa l’evolversi degli avvenimenti. Resta purtroppo lo stato attuale delle cose: costi elevati per gli utenti, zero canoni incassati dal comune dal 2016 a oggi, totale assenza di concorrenza e bonus perduti per cittadini e aziende.”
mercoledì 6 dicembre 2023
Vico Equense. Fibra ottica, intervista a Giuseppe Alvino (Pd) “Costi elevati per gli utenti, zero canoni incassati dal comune dal 2016 a oggi, totale assenza di concorrenza e bonus perduti per cittadini e aziende”
A Vico Equense esiste un monopolio, che di fatto ha cancellato la concorrenza nel mercato della fibra ottica. Le principali aziende di telefonia nazionale sono assenti in città, dove esercita indisturbato un piccolo operatore locale. Il tutto frutto di una scelta politica garantita dalle amministrazioni comunali che si sono succedute dal 2012 in poi. Incontriamo il consigliere comunale del Pd – VicoSostenibile Giuseppe Alvino (nella foto), che dall’inizio della consiliatura insieme ai consiglieri di minoranza segue con particolare attenzione l’argomento. Gli chiediamo quindi di ricapitolarci brevemente questa vicenda, che con il tempo sta acquisendo aspetti paradossali. “Insieme ai colleghi della minoranza, nel febbraio del 2023, abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti. Prima di prendere una posizione avevamo bisogno di leggere le carte: convenzioni, atti transattivi, affidamenti e in particolare gli ordini di incasso relativo alla concessione dei cavidotti, che la società operante deve versare al Comune di Vico Equense. Ricevemmo parte della documentazione, tranne quella relativa alle reversali/ordini d’incasso che il concessionario dovrebbe al comune di Vico Equense. A giugno posi la questione in consiglio comunale e chiesi l’intervento del segretario comunale e del sindaco affinché fosse rispettata la prerogativa dei consiglieri comunali di accesso agli atti. Purtroppo non ci fu nessuna risposta, solo ad agosto dopo aver sollecitato il Prefetto, la documentazione ci fu consegnata.” Consigliere ci sono voluti più di sei mesi per avere tutti i documenti. Cosa è emerso dalla loro lettura? “Che il concessionario fatta eccezione per il quadriennio 2012 - 2016, dove a seguito di atto transattivo ha versato nelle casse comunali poco più di 800 euro, da allora, però, non ha corrisposto più nulla, neanche un euro.” Una cosa parecchio strana, non pensa? “La cosa strana è che nessuno sapeva o meglio nessuno ha mai verificato; e a tutt’oggi non si conoscono le azioni che si vogliano intraprendere nel merito.”
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