lunedì 3 marzo 2008

Lavori forzati

Lavoro coatto come forma di pena associata alla detenzione. Il leader di An propone che i delinquenti ripaghino col lavoro i danni causati alla società. Dopo la proposta choc della castrazione chimica per i pedofili, Gianfranco Fini, invoca i lavori forzati. Ad attaccare la sua idea di infliggere ai detenuti «una pena di un certo numero di ore o giorni di lavoro fino a quando non si è pagato il debito con lo Stato» non sono solo i Radicali, il Prc e il disobbediente Luca Casarini, che domenica hanno ironizzato sulla proposta, ma persino gli agenti di polizia penitenziaria.

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