lunedì 3 marzo 2008

«Non sono il male del Paese»

Non usa mezzi termini Clemente Mastella. In una intervista al programma «Panorama del giorno», condotto da Maurizio Belpietro, il leader dell’Udeur si scaglia contro chi lo indica come il rappresentante della «cattiva politica» in Italia. «Se eliminato il male, dunque eliminato Mastella attraverso artifizi politico-giudiziari, si riescono a risolvere i problemi dell'Italia sono contento». L’ex ministro della giustizia non preclude nulla per il suo futuro politico. Conferma che il suo partito sarà presente in tutte le circoscrizioni d’Italia, precisando che non è scontato che lui sia candidato. Ma i problemi all’interno dell’Udeur sono ancora tanti e Mastella non lo nasconde. L’ultima grana riguarda Mauro Fabris. Pare che l’ex capogruppo alla Camera dei Deputati sia in procinto di abbandonare il partito. L’ex guardasigilli, inoltre, smentisce l’ipotesi di una candidatura tra le sue fila dell’imprenditore Diego Della Valle. «E’un'ulteriore cattiveria». Precisando che si tratta esclusivamente di una« idiozia mediatica». (Cormez)

"Dopo quindici anni di impegno intenso e vero nel partito di Clemente Mastella, durante i quali non mi sono mai risparmiato in Campania, per la mia gente, e, da ultimo, nell'aula parlamentare del Senato, giungo alla dolorosa decisione di lasciare il partito. Un partito nel quale ho dato fino ad oggi il massimo di lealtà e per il quale non mi sono mai tirato indietro, anche nei momenti più difficili". Lo afferma il senatore campano Tommaso Barbato, fino a pochi giorni fa capo dei senatori udierrini a Palazzo Madama. "Lascio dopo una sofferta ma ponderata decisione: avrei potuto farlo prima, lo faccio, invece, soltanto oggi, constatando l'assoluta mancanza di un progetto politico valido per affrontare con chiarezza e coerenza l'imminente tornata elettorale e i futuri scenari politici. Lascio, perché, da uomo semplice, ho vissuto e vivo con sofferenza la mancanza di un disegno politico organico in grado di dedicarsi prima di tutto al bene del Paese e poi a logiche di schieramento". E ancora: "Lascio, infine, perché questo Udeur non é più casa mia. Di fatto il partito è stato sciolto dal segretario nazionale allorquando venerdì sera ci ha lasciati liberi di organizzarci". Imminente una sua confluenza nel Mpa di Raffaele Lombardo.

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