mercoledì 19 marzo 2008
Ospedale in tilt
Vico Equense - Carenza di posti letto e soprattutto di personale infermieristico, la cui riduzione è causa del progressivo assottigliarsi della ricettività, passata a circa sessanta posti a cui si aggiungono le culle del nido. È questa la preoccupante situazione in cui versa da mesi l'ospedale De Luca e Rossano, che serve nella sola Vico Equense un'utenza di oltre ventimila abitanti disseminati in un vasto territorio. A ciò si aggiunge che la ginecologia-ostetricia, che lo scorso anno ha registrato circa 1300 nascite, è un punto di riferimento per l'intera costiera sorrentina, per Positano e per numerosi centri dei Monti Lattari. Le attuali carenze di organico riguardano una quindicina di infermieri, oltre radiologi e medici per il pronto soccorso. Un servizio quest'ultimo che diventa fondamentale soprattutto nei fine settimana quando la costiera è presa d'assalto da migliaia di automobilisti e scooteristi e il «De Luca e Rossano» si trasforma in un ospedale di «frontiera», ovvero come punto di arrivo di persone coinvolte in incidenti stradali. Ebbene, ad accogliere chi necessita di terapie urgenti e di analisi approfondite, come una Tac di cui è priva la struttura di Vico, ci sono i medici che normalmente prestano servizio nei vari reparti, mancando un team specifico per il pronto soccorso, dove opera in via esclusiva un solo medico. Il tutto si protrae da molto tempo, nonostante questa carenza sia stata più volte denunciata dai sanitari. Inoltre, per fronteggiare la carenza di personale, soprattutto infermieristico, negli anni i vari reparti sono stati più che dimezzati, con medicina e chirurgia passati dai 50 posti letto del 1994 agli attuali 16. Altro problema è la carenza di attrezzature diagnostiche per cui per vari accertamenti i pazienti sono trasportati in ambulanza negli ospedali di Sorrento o di Torre del Greco. «Abbiamo più volte segnalato ai vertici dell'Asl Na5 - afferma Alberto Menduni De Rossi, chirurgo e sindacalista del Cimo Asmd - le carenze di organico che mettono a rischio crescente le prestazioni assistenziali, assicurate finora grazie ai sacrifici dei lavoratori che sopportano turni con personale ridotto all'osso». In un panorama a tinte grigie da segnalare la nota positiva dell'entrata in funzione della nuovo apparecchio radiografico, già annunciata nello scorso mese di ottobre dal manager Gennaro D'Auria in risposta alla mobilitazione dei medici dell'ospedale. Ma da aprile gli esami di laboratorio di routine saranno espletati presso la struttura centralizzata di S.Agnello, mentre a Vico si fronteggeranno solo le urgenze. Così le provette con i prelievi viaggeranno per otto chilometri, mentre i risultati saranno trasmessi per via informatica. Una misura che già sta provocando malumori tra il personale del «De Luca e Rossano», che la considera un ulteriore passo verso l'abbassamento degli standard assistenziali. (Umberto Celentano il Mattino)
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