martedì 28 aprile 2009

Febbre suina: in Campania nessun rischio

Regione Campania - Allo stato non esiste nessun rischio di febbre suina in Campania. E' quanto è emerso nel corso di un incontro voluto dall'assessore alla Sanità Mario Santangelo che ha riunito, nella sede del centro direzionale di Napoli, il Comitato pandemico regionale per fare il punto sulla situazione e valutare l'opportunità di adottare provvedimenti atti a fronteggiare, nel miglior modo possibile, un'eventuale insorgenza, al momento del tutto ipotetica, di patologie respiratorie. Una nota diffusa da Palazzo Santa Lucia riferisce che l'incontro si e' tenuto ''in rispetto di una prassi consolidata che prevede l'analisi della situazione in ciascuna realtà ogni qualvolta l'OMS decreta l'allerta di rischio pandemico''. Alla riunione hanno preso parte, tra gli altri, Antonio Limone, commissario dell'Istituto zooprofilattico di Portici, Paolo Sarnelli, responsabile del servizio veterinario regionale, Renato Pizzuti del settore ospedaliero dell'Assessorato alla Sanità. ''Così come opportunamente sottolineato dal Ministero - ha dichiarato Mario Santangelo - il nostro Paese può ritenersi sufficientemente al sicuro rispetto al rischio pandemico. Purtuttavia abbiamo intensificato i controlli nei punti di ingresso delle merci in regione ed alzato la soglia di attenzione invitando anche i nostri dipartimenti di prevenzione a fare la stessa cosa''. ''Voglio solo aggiungere, per maggior sicurezza dei nostri consumatori - ha concluso Santangelo - che gli allevamenti nazionali e campani sono del tutto indenni dal virus e che, in ogni caso, le carni suine cotte e gli insaccati non rappresentano, in alcun modo, fonte di rischio data la scarsa resistenza del virus al calore (non sopravvive ai 70 gradi) o in ambiente a Ph acido come è nel caso dei salumi''. (Asca)

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