giovedì 30 aprile 2009

L’acqua è un bene comune e deve essere pubblica

Regione Campania - Presentato oggi dal gruppo regionale La Sinistra un disegno di legge con il quale la Regione Campania acquisisce le quote societarie delle società private che oggi gestiscono le acque campane. "Questa decisione - afferma il capogruppo Tonino Scala - non scaturisce soltanto dalla volontà politica di definire, una volta per tutte, che l'acqua è un bene comune. Un bene comune, così come stabilito, grazie ad un emendamento da noi presentato, dallo statuto della Regione Campania. Nel corso di questi anni economisti e politici, di diverso orientamento politico, hanno sostenuto la tesi per cui il sistema pubblico e la gestione pubblica sono collegate a sprechi e che quindi il passaggio ai privati avrebbe diminuito automaticamente questi ultimi. Se è vero - prosegue Scala - che in questi anni il pubblico ha commesso degli errori i privati certamente non sono stati più bravi. Già quattro anni fa abbiamo presentato una proposta di legge per la ripublicizzazione dell'acqua. E altre quattro proposte, compresa quella del presidente Bassolino, che vanno in questo senso, aspettano di essere discusse. Come forze di sinistra - prosegue il capogruppo Scala - poniamo la discussione e l'approvazione di queste proposte di legge come condizione per il prosieguo della legislatura. La questione acqua deve diventare una priorità. Il disegno di legge da noi presentato stabilisce che gli enti pubblici acquisiscano quote societarie per poi cederle direttamente ai comuni, in base al peso che gli stesi hanno all'interno dei propri ambiti. Una misura necessaria per evitare che controllore e controllato siano gli stessi soggetti. L'aumento del 30% delle bollette per i cittadini dell'ambito Sarnese - Vesuviano è improponibile, considerati anche i tempi di crisi, in cui si fatica ad arrivare alla terza settimana. A tutte le forze di sinistra chiediamo di sostenere una battaglia come questa. Una battaglia che nel corso di questi anni ha visto crescere intorno a se un grande movimento per la difesa dei beni comuni. L'acqua è un bene comune così come sancito dal nostro statuto e deve essere pubblica.”

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