venerdì 24 aprile 2009

Stop al taglio degli aranci il Wwf lancia l’appello

Piano di Sorrento - No al mega-distributore di carburanti previsto lungo via dei Platani in un’area dove attualmente sorge uno dei più antichi aranceti della costiera sorrentina. A chiederlo sono i volontari della locale sezione del Wwf che in un dossier hanno segnalato lo sbancamento di terreno ed il conseguente taglio di decine di alberi in corso nella zona destinata ad ospitare l’impianto. «Da diversi giorni sono in corso lavori con uno scavatore che hanno già comportato l’eliminazione di tutti gli agrumi per lasciare spazio al nuovo distributore di carburanti la cui realizzazione causerà la trasformazione di 1700 metri quadrati di fondo agricolo per lasciare posto a depositi, bar, autolavaggi, parcheggio, spogliatoi e servizi igienici», si legge nella nota inviata alle forze dell’ordine e alla Procura della Repubblica. In realtà il braccio di ferro sul distributore è iniziato alla fine dello scorso anno quando gli ambientalisti chiesero di poter visionare degli atti relativi al progetto depositati al comune. Immediato il rifiuto della Violante Petroli srl, che si oppose alla richiesta giudicandola «generica, inammissibile e irragionevole», sostenendo che «si tratta di atti che non possono incidere sui fattori dell’ambiente», e ritenendo inoltre che l’accesso al progetto violasse i «diritti di proprietà industriale e intellettuale» della società che «opera in un mercato ad altissima concorrenzialità». Tuttavia, nonostante il parere contrario degli interessati dal Comune, con il conforto dell’ufficio legale, hanno ugualmente consentito alla visione degli atti da parte dei volontari del Wwf. Risultato? «Visto che nell’area interessata dai lavori l’estirpazione degli alberi è avvenuta senza rispettare il regolamento edilizio, e considerato che la delocalizzazione di una stazione di rifornimento debba avvenire in conformità con le normative urbanistiche che prevedono l’obbligo di rispettare i volumi e le dimensioni di quella preesistente, chiediamo di sospendere immediatamente le opere in cantiere», dice il presidente del Wwf locale Claudio d’Esposito. (Francesco Aiello il Mattino)

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