Entro venerdì il Pd conta di mettere a punto la lista. Il commissario Morando sta intensificando gli incontri e il quadro delle candidature si va delineando. Molte caselle sono già riempite, per altre è questione di ore. Ma un dato appare già chiaro: tra consiglieri e assessori uscenti, nel Pd è in atto una rivoluzione: i candidati o i ricandidati si conteranno sulle dita di una mano. Fuga o epurazione? Il Pd conta in giunta otto assessori. L’unico che sta valutando se candidarsi è Pino Capasso. Gli altri, da Guglielmo Allodi a Francesco Moccia, da Giovanna Martano a Giuliana Di Fiore, non sembrano disponibili nè è stata chiesta la loro disponibilità. Altri due assessori, Angela Cortese (candidata ed eletta cinque anni fa) e Mario Casillo, puntano alle regionali del 2010. Un ottavo assessore, Piergiorgio Sagristani, se si candiderà lo farà con il Pdl: l’annuncio del salto della barricata è dato per imminente. Il consiglio regionale è anche un obiettivo del capogruppo Lello Topo, che infatti non si ricandida alla Provincia. Ma non sarà solo. Anzi, si fa prima a dire chi, tra gli uscenti, sarà candidato con il Pd: Patrizio Di Pinto (collegio di Chiaia), Gennaro De Mare (Arzano). Tutti gli altri, chi per un motivo chi per un altro, non saranno in lista. Diego Belliazzi non è stato inserito nella terna del collegio San Giovanni-Barra. Il motivo? Dicono che a San Giovanni si sia visto poco. Sarà. Eppure l’ex segretario dei Ds quel collegio lo frequenta ogni giorno non fosse altro perché insegna in una scuola elementare di Barra. Non sarà ricandidata l’unica donna, Marianna Fragna. È alla sua prima legislatura ma nel suo collegio, Fuorigrotta, dovrà far spazio al presidente della municipalità Giuseppe Balzamo. Il limite delle tre legislature tiene fuori Ciro Cacciola. Filippo Monaco non intende ricandidarsi e lo stesso Enrico Pennella. Donato Capone non è stato indicato dal circolo di Torre del Greco. Nello Cuomo è in dubbio e comunque a Castellammare preme per una candidatura Nicola Cuomo. Infine c’è la nutrita pattuglia di chi non sarà candidato perché il Pd l’ha mollato da tempo: Biagio Iacolare, Alfonso Ascione, Giuseppe Tortora e Pietro Langella sono approdati all’Udc; Giuseppe Barbati ha scelto il Pdl. (p.mai. il Mattino)
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