giovedì 23 aprile 2009

La corsa ”solitaria” di D’Antuono

Gragnano - Carmine D’Antuono ( foto) esce dagli schemi e sceglie di concorrere alla poltrona di sindaco di Gragnano in solitaria. Esponente locale del Nuovo Psi, assessore uscente della giunta Serrapica ed ex assessore provinciale, D’Antuono ha fuso quattro liste senza aspettare il parere del Pdl. «Stanno aspettando troppo tempo – spiega la sua decisione – per questo ho deciso di dare una svolta. Insieme ad Udc ed Adc abbiamo deciso di farci forza con le due liste civiche “Gragnano nel Cuore” e “Gragnano dei Valori”. Sabato mattina presenteremo ufficialmente la mia candidatura a sindaco e le quattro liste con i simboli». Un candidato che vedrà come simbolo ed orientamento quello dell’Udc del deputato Michele Pisacane, ma sarà appoggiato dall’Idv de leader dell’opposizione uscente Paolo Cimmino e dal consigliere provinciale Giovanni Caso. Da tempo, il Pdl sta valutando, insieme ai vertici regionali ed al rappresentante sul territorio Antonio Pentangelo, chi dovrà essere il candidato unico del centrodestra. Accordi erano stati presi con le varie anime dello schieramento caro a Berlusconi. Ma da D’Antuono è arrivata una prima svolta. «Capisco la sua scelta – risponde Pentangelo, sindaco di Lettere e incaricato provinciale per le consultazioni gragnanesi – ma non posso certamente condividerla. Ha premura di mettere giù candidature e programmi, ma non sempre chi parte primo riesce a vincere. Il Pdl proverà a far rientrare D’Antuono tra le sue fila, altrimenti prenderà atto e proseguirà nelle sue consultazioni. Vogliamo un candidato unico per lo schieramento, questo è il nostro obiettivo, ma dobbiamo mettere d’accordo tutti». Infatti, proseguono ancora gli incontri anche con l’Mpa che potrebbe presto dare il nome del suo candidato. L’ex assessore Antonio Di Martino, i consiglieri uscenti Michele Mascolo,Giuseppe Coticelli e Piero Sabatino sono i papabili per la “colomba bianca”. Nel Pdl, invece, il dualismo è tra Franco Zagaroli, già sindaco di Gragnano e presidente della Provincia con la Democrazia Cristiana, ed Annarita Patriarca, figlia del defunto senatore Francesco, sempre provenienza Dc. Qualora Zagaroli, uomo di fiducia del consigliere provinciale Giuliano D’Auria, non fosse scelto come candidato sindaco, ecco che lo stesso D’Auria si proporrebbe, quale massima espressione sul territorio della “sciolta” Alleanza Nazionale, secondo partito cittadino. Nel centrosinistra, infine, il Pd di Michele Inserra sta cercando alleanze con tutto lo schieramento per rafforzare la sua candidatura a sindaco. (dasa il Giornale di Napoli)

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