domenica 19 aprile 2009
Per le Europee spunta Martusciello
Tanti nomi, pochi posti. Il Pdl è al lavoro senza sosta per mettere a punto la lista dei candidati alle Europee (su cui viene mantenuto il massimo riserbo) e non mancano le difficoltà: accanto al capolista Silvio Berlusconi sono praticamente certi gli impegni del leader dell’Udeur Clemente Mastella e dell’ex ministro del Bilancio Paolo Cirino Pomicino. Fuori discussione anche la riconferma degli uscenti tra cui figurano Giuseppe Gargani, Riccardo Ventre, Aldo Patriciello e Salvatore Tatarella, fratello dello scomparso Giuseppe. Restano, dunque, poche caselle da riempire: negli ambienti azzurri si parla di una possibile investitura per Walter Lavitola, direttore ed editore de «L’Avanti», primo dei non eletti alle scorse Europee. Non si esclude, poi, il ritorno di Antonio Martusciello, ex viceministro all’Ambiente rimasto fuori dai giochi alle ultime Politiche. Stesso discorso vale per il notaio Giancarlo Laurini, già deputato nella precedente legislatura. In quota An, invece, il consigliere regionale Enzo Rivellini e il consigliere comunale Luciano Schifone potrebbero contendersi un posto in lista. Un discorso a parte va fatto per le donne: in base alle quote rosa dovranno essere almeno sei e tra queste potrebbe riprovarci Anna La Rana. Altre indicazioni verranno in tutta probabilità dalla società civile e dal mondo imprenditoriale. Grande soddisfazione, intanto, viene espressa dai vertici del Pdl per l’intesa raggiunta con l’Udc. «È un’alleanza strategica non solo per le scadenze elettorali di giugno, ma anche in vista delle prossime Regionali» dice Mario Landolfi, vicecoordinatore del partito di Berlusconi in Campania intervenuto ieri - insieme con il candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, il deputato Stefano Caldoro e il senatore Sergio Vetrella - a un convegno sull’innovazione tecnologica nella pubblica amministrazione. «La scelta dell’Udc - spiega Caldoro - è perfettamente in linea con il percorso intrapreso da Casini in questa regione, da quindici anni all’opposizione». Cesaro, dal canto suo, osserva che «un buon 50 per cento delle amministrazioni comunali della nostra provincia è attualmente governato da giunte formate da Pdl e Udc. L’intesa di questi giorni va nel solco della continuità». Quindi il parlamentare, accogliendo la proposta di Landolfi, annuncia l’intenzione di istituire un assessorato ad hoc da affidare a un tecnico: «Mi impegnerò per ridare alla Provincia una vincente civiltà digitale. Sul fronte dell’innovazione tecnologica registriamo ancora pesanti ritardi». (ger.aus. ha collaborato Enrica Procaccino il Mattino)
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