martedì 11 agosto 2009

«La sinistra napoletana sulle “ronde” fa come don Abbondio»

«La sinistra napoletana sulle ronde mi ricorda tanto il personaggio manzoniano di don Abbondio, quando, nel secondo libro dei promessi sposi, si abbandona in citazioni dotte e motivazioni complesse, pur giustificare il suo rifiuto di celebrare le nozze». E’ quanto ha sostenuto Antonio Sicignano, vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania, con riferimento alla notizia secondo cui molti sindaci napoletani hanno manifestato la propria contrarietà al provvedimento promosso dal Ministro dell’Interno Maroni. «La sinistra napoletana – spiega Sicignano – sta andando in giro a dire che con le ronde si indebolisce lo Stato e si incentiva il “fai da te”. Ebbene tutto ciò non è vero perché l’unico compito che avranno i volontari per la sicurezza è quello di segnalare alle forze dell’ordine l’eventuale commissione di illeciti. E, in tali casi, saranno solo le forze dell’ordine ad intervenire». Aggiunge Sicignano: «in una città dove l’omertà la fa da padrone, a mio avviso, investire nelle “ronde” significherebbe incentivare i cittadini a non avere più paura e ad iniziare a collaborare con le forze dell’ordine». Continua Sicignano: «in realtà, quello che non condivido è il “no” incondizionato con cui gli esponenti della sinistra napoletana hanno liquidato il decreto sulle ronde, che, invece, concede grande libertà ai Sindaci per organizzare i volontari in modo consono alle esigenze del territorio». Conclude Sicignano: «quando sento dire, da parte della sinistra, che le ronde sono un provvedimento inutile, a causa di non so quali pericoli, mi viene in mente, ancora una volta, don Abbondio, che quando legge un libro sulla vita di San Carlo, invece di andare interessarsi sulle opere del santo, si ferma a domandarsi chi fosse Carneade».

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ronda nei quartieri di Moscarella, Savorito, Santa Caterina e Scanzano la andrà a fare Antonio Sicignano in prima persona?