lunedì 7 settembre 2009
I diadochi
Antonio Bassolino, in merito alla discussione sulla sua candidatura a ri-sindaco di Napoli, per le comunali del 2011, ha detto che è "surreale". Alla Regione, invece è tempo di “diàdochi”, cioè di successori. Ma chi sono gli aspiranti successori alla leadership di Bassolino, nelle istituzioni e nel partito, chi si candida con le carte in regola ad essere il “diàdoco” vincente, a superare la buriana congressuale? Lo scenario si prospetta molto complesso dice Augusto Muojo da la Repubblica Napoli. Sembra poco probabile una guerra diretta dei vecchi notabili, di marca Ds o della Margherita. Più verosimile, invece, che la lotta ruoterà attorno alle due anime “giovani” del partito, Enzo Amendola e Leonardo Impegno, candidati entrambi alla segreteria regionale, il primo per l´area Bersani il secondo per quella Franceschini, più o meno equivalenti in termini di voti, cioè di tessere congressuali. A far pendere le sorti in favore dell´uno o dell´altro potrebbero essere i voti della corrente che fa capo ad Ignazio Marino e che anche in Campania si sta mostrando molto attiva all´insegna dello slogan “bando ai leader del secolo scorso”. Su Amendola e Impegno pesa però il fatto di essere entrambi espressione della sinistra del partito. Non sono candidati del centro, i moderati potrebbero boicottarli apertamente proponendo un loro nome, o in modo sotterraneo, nel segreto del voto. Ma in favore di chi? Sommese, Armato? Al momento, non si formulano molte ipotesi. A meno che non si voglia scegliere una soluzione d´apparato come sarebbe quella di Antonio Valiante, che è espressione della disciolta Margherita ma è legato a filo doppio a Bassolino, essendone il vice a Santa Lucia. Dalla soluzione del problema potrebbe scaturire automaticamente l´indicazione della candidatura del Pd per Santa Lucia. A meno che non spuntino anche personaggi della società civile.
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