venerdì 19 novembre 2010

Caccia al deputato

«Sembra di stare a Wall Street non nel Parlamento di una repubblica democratica». È il deputato Fli Aldo Di Biagio a descrivere con efficacia l'aria che si respira a Montecitorio. Trattative continue in tutte le direzioni. Qui è il Pdl a muovere vigorosamente le contrattazioni: a quota 307 deputati dopo l'ultimo trasloco di Giuseppe Angeli, il pentito di Fli tornato al Pdl, la maggioranza formata da Popolo della libertà, Lega, Noi Sud-Pid e Pri-Adc, deve conquistare nove voti per tagliare il traguardo di 316 seggi necessari per il quorum. Voti che scendono a sei se l'ex Api Bruno Cesario, il liberaldemocratico Maurizio Grassano e l'ex pd Massimo Calearo, che di recente hanno espresso sostegno al governo, resteranno fedeli. In aiuto di Silvio Berlusconi potrebbe poi arrivare il drappello dei sei deputati radicali che siedono nel gruppo pd. È stato lo stesso leader Marco Pannella ad aprire uno spiraglio ma a precise condizioni: «Quando si riconosce carattere e dignità di interlocutore politico al più antico partito nato in Italia, che sia Bersani, Berlusconi, Bossi o Di Pietro, noi riteniamo non solamente utile ma anche necessario un dialogo costruttivo sull'immediato e sulle prospettive».

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ma io preferirei andare alle elezioni"

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