lunedì 22 novembre 2010

Giovani, torna la voglia di politica

Castellammare di Stabia - I movimenti giovanili a sostegno dei partiti stanno acquistando a Castellammare sempre più una propria autonomia specifica. La forza delle idee dei ragazzi che redigono manifesti e scendono in piazza sta convincendo più di un dirigente del fatto che c’è bisogno delle iniziative di chi ha qualche anno di meno per uscire dalla crisi della politica, che da troppo tempo non riesce a dialogare con i cittadini. I giovani sono scesi in piazza in più di un’occasione per la legalità e il lavoro, ritrovando entusiasmo dopo lo scandalo Tommasino e delle infiltrazioni camorristiche nel Pd. Una voglia di impegno che cresce anche di pari passo con la crisi della Fincantieri, cuore della città che lavora. È in questo contesto che negli ultimi mesi si stanno rafforzando sempre più le schiere dei giovani del Pdl e del Pd: stiamo parlando rispettivamente dei movimenti della «Giovane Italia» e dei «Giovani Democratici». «Spesso - ha spiegato Francesco Russo, dei Gd - ho trovato grandi difficoltà a parlare con i miei coetanei di politica. Una difficoltà dovuta alla tendenza all’uniformità, per capirci: sono tutti uguali, tutti ladri. Una sorta di qualunquismo ha colpito la gente nell’era del berlusconismo che è forte e preoccupante. Io però credo nei valori nobili della politica al servizio del cittadino». Più di una volta, questi movimenti costituiscono lo specchio di ciò che succede «in alto». Pochi mesi fa dalla Giovane Italia sono migrati diversi esponenti per approdare a Futuro e Libertà, denunciando, tra l’altro, la mancanza di congressi e di tessere all’interno delle forze berlusconiane. Migrazioni a parte, la Gi, coordinata da Rosanna Parisi, ha continuato a schierarsi a fianco del sindaco Luigi Bobbio, ragionando sulle scelte del primo cittadino e arrivando ad affermare, anche nella bufera di critiche, che «nel regolamento di polizia urbana non viene mai citata la parola minigonna». Il termine ha invece fatto fare al provvedimento e alla città il giro del mondo. La Parisi aggiunge: «Le buone azioni dell’amministrazione proiettatate verso il rilancio della città sono state fatte proprie dai cittadini». Dalla Gi proviene Antonio Carrillo, giovane consigliere e presidente della commissione Lavoro. C’è da dire che uno dei primi a puntare su forze fresche è stato il leader del Cdl stabiese Antonio Sicignano. Note sul degrado in città e attacchi politici all’allora giunta Vozza erano all’ordine del giorno: materiale raccolto e diffuso dai giovani coordinati da Massimiliano Zurlo. Chi è entrato a far parte della schiera dei movimenti giovanili stabiesi nelle ultime settimane è stato l’Udc. La coordinatrice Giulia Cerchia ha affidato i giovani a Francesco Apicella. La compagine di «Italia Domani», invece, è l’ultima in ordine di tempo della lista. In questo caso Michele Pisacane ha puntato su Michele Migliardi, già rappresentante d’istituto al liceo classico «Plinio Seniore». Ma l’ultimo caso dei giovani in veste di protagonisti è da riservare ai ragazzi del centrosinistra che nelle scorse ore hanno attaccato le «Serate Letterarie» organizzate dalla giunta di centrodestra. «Siamo disgustati dalla sfacciataggine di questa amministrazione – si legge nella nota – visto che in ogni appuntamento vediamo giovani moderatori iscritti a partiti del centrodestra, meglio noti come Bobbio’s boys. È assurdo che un’iniziativa culturale venga strumentalizzata dal centrodestra diventando nei fatti un’iniziativa di partito». L’attacco dei giovani ha fatto centro, effettivamente la linea politica si avverte, almeno per quel che riguarda i moderatori è riscontrabile nel palinsesto e ha fatto scattare la risposta dell’assessore al ramo Antonio Coppola: «Polemiche inutili, non facciamo politica attraverso la cultura e siamo aperti a qualsiasi collaborazione». (Francesco Ferrigno il Mattino)

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