lunedì 22 novembre 2010

La sfida di Sagristani: torno in campo

Strali su Orlando: «Sta distruggendo il mio operato». La replica: lavoro bene, andiamo avanti

Sant’Agnello
- «Che si voti tra pochi mesi oppure tra due anni, desidero annunciare a tutti che correrò per la carica di sindaco: lo devo al mio paese, che deve rinascere dopo i disastri provocati dall’amministrazione comunale in carica, e ai miei concittadini, che devono riscoprire l’orgoglio di essere santanellesi». Piergiorgio Sagristani non lascia spazio a dubbi e annuncia la sua discesa in campo alle prossime elezioni comunali. L’ex primo cittadino e attuale assessore provinciale al Turismo, nel corso di una conferenza-stampa organizzata all’hotel La Pace, ha ripercorso le recenti vicende politiche e amministrative di Sant’Agnello, attaccando duramente il primo cittadino Gian Michele Orlando: «Dopo dieci anni in cui, da sindaco, sono riuscito a trasformare Sant’Agnello da ”Cenerentola” a fiore all’occhiello della penisola sorrentina – ha detto – ho deciso di fare un passo indietro chiedendo a Gian Michele Orlando soltanto di evitare conflitti di interesse e di perseverare nella realizzazione del programma di opere che avevo promosso. Dopo il successo elettorale, però, Gian Michele Orlando non ha fatto altro che boicottare le mie iniziative politiche e infangare il mio operato di sindaco, parlando di inesistenti buchi nel bilancio comunale e di presunte opere pubbliche non realizzate: in soli due anni - ha continuato Sagristani - è riuscito a dilapidare il grande patrimonio politico ed amministrativo che ero riuscito faticosamente a costruire in dieci anni di governo del paese». Una bocciatura senza appello, quindi, che apre scenari politici fino a poco tempo fa inimmaginabili e che preannuncia un cammino in salita per l’attuale primo cittadino: «Le persone che vorranno stare al mio fianco in questa battaglia per il bene di Sant’Agnello – ha concluso Piergiorgio Sagristani – dovranno aderire ad un manifesto di valori che testimoni la volontà di lavorare incessantemente al servizio dei cittadini mettendo da parte qualsiasi forma di protagonismo e di interesse personale. Ai consiglieri comunali in carica, invece, chiedo una chiara scelta di campo: chi continuerà ad appoggiare Gian Michele Orlando, non avrà alcuna possibilità di stare con me». A Piergiorgio Sagristani hanno fatto eco i consiglieri Antonio Coppola, Agnello Marone, Rocco d’Esposito e Antonino Castellano, anch’essi presenti alla conferenza-stampa: «I fallimenti dell’amministrazione comunale sono sotto gli occhi di tutti e dimostrano che ci troviamo davanti ad un disastro amministrativo senza precedenti – ha osservato Antonino Castellano, ex assessore all’Ambiente dimissionato da Gian Michele Orlando nell’ambito del rimpasto di giunta varato nello scorso mese di giugno – al quale intendiamo reagire realizzando un’attenta azione di controllo sull’operato del sindaco e della giunta comunale e mettendo in campo le idee e l’esperienza di persone animate non da miseri interessi personali, ma da passione politica e amore per il paese». Ad alimentare il ping-pong della politica santanellese, ieri pomeriggio, il sindaco Gian Michele Orlando ha replicato alle dichiarazioni del suo predecessore. «Il sindaco e la giunta di Sant’Agnello – sottolinea una nota di Orlando - ritengono che la maggioranza sia solida e che anzi sia ulteriormente rafforzata con l’adesione del consigliere Salvatore Guarracino. Il lavoro sin qui svolto è stato proficuo e siamo convinti di andare avanti per la nostra strada per realizzare le importanti iniziative che abbiamo intrapreso e che fanno parte del nostro quotidiano lavoro di amministratori. Auspichiamo che sempre e comunque prevalga in tutti l’interesse generale. Noi abbiamo la coscienza a posto e non temiamo di confrontarci su quello che abbiamo fatto per Sant’Agnello che resta il nostro unico obiettivo». (Ciriaco M. Viggiano il Mattino)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sagrista, ma che avete fatto per s. agnello in 10 anni ?

Carlo ha detto...

Mi sembra un po' strano chiedere ad un Sindaco, con idee politiche diverse dalle proprie, di “perseverare nella realizzazione del programma di opere che avevo promosso”.
Ogni sindaco porta avanti il proprio progetto politico e non quello degli altri in "opposizione".