mercoledì 17 novembre 2010

Rifiuti, i viaggi della speranza

I Parlamentari della commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti si sono fatti un “giretto turistico” a Terzigno. Partiti da Roma in elicottero, dopo un sopralluogo nella Cava Sari, chiusa dal Sindaco, Domenico Auricchio, all’indomani dei risultati concernenti l’inquinamento della falda acquifera, hanno sentenziato: servono i termovalorizzatori, altrimenti i sacchetti si spostano da una parte all’altra. "Oggi siamo a 8-9 mila tonnellate di rifiuti accumulati, tra Napoli e provincia - ha poi detto il Presidente della commissione, Gaetano Pecorella - una quantità smaltibile da tutte le discariche della regione. Tra un mese, senza interventi, si rischia di averne 60 mila'. A Napoli si direbbe “e ci voleva la zingara”. Intanto pure la Commissione europea ha disposto un “pellegrinaggio” per lunedì e martedì prossimi. L'ispezione della Commissione europea sarà composta da 4-5 persone e sarà guidata dalla responsabile della Direzione generale Ambiente, l'italiana Pia Bucella. Durante i due giorni di missione è prevista una serie di incontri con autorità italiane. L'Italia, già condannata una volta per l'emergenza rifiuti in Campania, è sotto procedura di infrazione e rischia non solo il blocco definitivo di un finanziamento europeo da 145,4 milioni già congelato da Bruxelles da anni, ma anche una pesante multa per il mancato rispetto delle disposizione comunitarie in materia di trattamento dei rifiuti e per non aver rispettato la precedente condanna. Mentre questa moltitudine di parlamentari controlla e valuta, viaggiando a spese del contribuente, la situazione si aggrava.

La Campania affoga nei debiti e nella “munnezza”

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