venerdì 19 novembre 2010

Tutti a tavola con i menù dei Borbone

Sorrento - È la cucina dei Borbone il filo rosso che unirà i diversi eventi organizzati in costiera nell’ambito della settima edizione delle Giornate Gastronomiche Sorrentine. Così, a 150 anni dall'Unità d'Italia, gli chef del sud, in particolare di Campania e Sicilia, riscoprono la cucina borbonica, per ricordare il passato Regno delle Due Sicilie, fonte ancora oggi di dibattito tra gli storici, ma che senza dubbio ha posto le basi di una tra le più significative tradizioni gastronomiche dell’Italia unita. Ecco perché in occasione del premio Villa Massa, ristoranti, pizzerie e pasticcerie dedicheranno piatti e preparazioni ai diversi aspetti della cucina del sud. Tanti i menù e le specialità proposte attraverso le quali si potranno gustare, riviste e semplificate, le variazioni della cucina borbonica lungo l'arco di due secoli. «Ricette che ancora oggi sopravvivono nelle cucine del Sud, dove da sempre, gli usi e le tradizioni presenti nel territorio si sono mescolati con quelle acquisite in seguito alle dominazioni», spiega Stefano Massa, patron del premio con la passione per il buon cibo. Si spiega così la creazione di Antonino Esposito, maestro pizzaiolo, vice campione del mondo, nonché protagonista delle serate di Alice tv con il suo programma «Piacere pizza» che per l’occasione proporrà una pizza denominata «Regno delle Due Sicilie». Si tratta di un cannolo di pasta di pizza in cui si incontrano le due capitali dell'antico regno, Napoli e Palermo, con i loro ingredienti più tipici. Da un lato, melanzane alla parmigiana, fiordilatte di Sorrento, pomodori San Marzano e olive di Gaeta, dall'altro, pecorino, capperi di Pantelleria, ancora melanzane a tocchetti e provola affumicata. Anche al «Buco» di Sorrento ci sarà un menù elaborato per l’evento come testimonia, tra l’altro, una interessante versione del pollo, rigorosamente di cortile, cotto a bassa temperatura su crema di patate rosse e cianfotta di verdure. Al «Caruso», invece, sarà di scena il lingotto di baccalà cotto a bassa temperatura su passatina di patate al profumo di timo e marmellata di cipolle rosse. Maialino e noci, invece, saranno alla base della proposta di «Donna Sofia», piatto nel quale la carne sarà bagnata dal passito di Pantelleria, punta di diamante dell’enologia siciliana. Più semplice, ma ugualmente ancorato alle tradizioni partenopee, è il menù proposto dall’«Acquapazza» di Piano di Sorrento: calzone fritto e pizza di scarole, ziti al ragù di Re Ferdinando e braciola alla corradina. Sgagliuozzi e minestra maritata, invece per il «Terrazzino» mentre a Villa Giusso a Vico Equense, gli ospiti potranno addirittura soggiornare nell’edificio che in passato ha ospitato i Borbone in visita in Costiera. Oltre agli aspetti prettamente gastronomici, il premio Villa Massa per il 4 dicembre, presso l’Hilton Sorrento Palace prevede il consueto talk show «A teatro con i protagonisti». Nello stesso giorno, nella sala Pompei, si terrà il corso di degustazione sul tema Costiera DiVino: due lezioni, una alle 15 e l'altra alle 16, riservate a 40 persone ciascuna e tenute dalla presidente della sezione Campania dell’Associazione italiana sommelier Nicoletta Gargiulo, coadiuvata da Giannatonio Aiulo ed Elvira Coppola. (Francesco Aiello il Mattino)

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