mercoledì 5 ottobre 2011

Giochi. Lauro: Servono misure urgenti. La spesa pro-capite è arrivata a 1200 euro all'anno

"Sono necessarie misure urgentissime per la tutela dei giovani, dei soggetti patologici, per il divieto di pubblicità ingannevole e per il contrasto al riciclaggio, accertato dalla magistratura, nelle scommesse e nel gioco d'azzardo on-line, in attesa di una organica riprogettazione, altrettanto urgente, del sistema di regolamentazione del gioco d'azzardo, in tutte le sue componenti: amministrative, economiche, di pubblica sicurezza, di controllo di gestione dei mercati finanziari, di prevenzione delle devianze e di tutela della salute dei cittadini. Altrimenti la peste del gioco d'azzardo contribuirà alla rovina del nostro Paese." Sono le richieste che avanzerà stamane, al Governo ed al Parlamento, il sen. del PdL Raffaele Lauro, membro della commissione antimafia, nel suo intervento conclusivo sulla discussione, in Aula, delle relazioni della commissione antimafia sulle infiltrazioni mafiose nel gioco, lecito ed illecito. "Nell'arco di un decennio - ha dichiarato Lauro - la spesa registrata di gioco pubblico d'azzardo si è moltiplicata di 7,3: da circa 10 miliardi di euro, nel biennio 2000-2001, siamo passati ad un ammontare previsto per la fine del 2011 di 73 miliardi; da una spesa pro-capite di 175 euro a un'altra di 1200, in assenza di norme che rendano risarcibili i danni provocati dall'induzione al gioco d'azzardo. Anche a Las Vegas, regno mondiale delle bische, sui concessionari e sui gestori del gioco pubblico d'azzardo pesano gravi responsabilità verso i loro clienti. È essenziale, quindi, porre dei precisi limiti, sanzionando severamente, come negli Stati Uniti, l'arruolamento progressivo e di massa della popolazione nel gioco d'azzardo, eccessivo e patologico. Anche perché, sui territori dominati dalla criminalità organizzata, la sovranità criminale si esercita sia nel gioco d'azzardo illecito che, attraverso dei prestanome, in quello lecito."

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