Vincenzo De Luca |
Fonte: Sergio Governale da Il Mattino
Capri - «L'obiettivo per la Campania in termini di semplificazione dev'essere il Galles, non la Lombardia: il mio traguardo è quello di consentire la conclusione dell'iter amministrativo per la creazione di un'impresa al massimo in due mesi. E voglio che sia la prima per efficienza». È la sfida del presidente della Regione Vincenzo De Luca lanciata davanti ai Giovani imprenditori, riuniti a Capri per il loro trentesimo convegno annuale. All'esecutivo Renzi, aggiunge il governatore, «chiedo solo una cosa: vorrei un po' di credito d'imposta differenziale rispetto al Nord». De Luca «scalda» il parterre con il suo intervento sul «Nuovo Sud oltre la palude burocratica». «Vogliamo voltare pagina annuncia - e fare della nostra fantastica regione un esempio virtuoso. Invece ce la ritroviamo inchiodata ai disastri ambientali e alla criminalità. Vogliamo che sia la prima in Italia in termini di capacità di programmazione e invece - dice attaccando la precedente amministrazione - partiamo non da zero, ma da sottozero». De Luca ricorda che i circa 540 Comuni del territorio sono stati finora finanziati attraverso i fondi Ue con una media di 1,5 milioni di euro a testa. «Questa è stata una delinquenza politica a cui noi ora tocca fare fronte. Approveremo il Por 2014-2020 con 1,5 anni di ritardo».
Il presidente della Giunta regionale detta poi la sua ricetta per rilanciare lo sviluppo economico del territorio. «Stiamo cercando di recuperare la collaborazione internazionale. Pochi sanno - ricorda che la Campania fornisce componentistica aerospaziale per i veicoli della Nasa e per quello che ha mandato in orbita l'astronauta Samantha Cristoforetti. Le nostre tre grandi scelte per lo sviluppo sono quelle di puntare su aerospazio, automotive e agroalimentare, dove abbiamo un' eccellenza riconosciuta a livello internazionale. A queste va poi aggiunta - prosegue - una scelta più trasversale, che è quella di puntare su cultura e turismo, un settore più complesso rispetto all'industria, perché il turismo decolla se funziona tutto: sicurezza, accoglienza, ambiente, etc». E ancora: «Dobbiamo puntare su porti e retroporti, dobbiamo bonificare il litorale domino e la terra dei fuochi. Ce la possiamo fare. Ora la palla spetta a noi, dobbiamo risolvere i problemi». Ma le difficoltà sono numerose: «Non siamo capaci di dotarci di progetti esecutivi, la macchina burocratica è poco efficiente e la classe dirigente meridionale ha usato i fondi europei il più delle volte come un bancomat perle clientele politiche e non per cambiare la struttura produttiva. Ma se sostituiamo i fondi strutturali a quelli ordinali il Sud è morto». Non solo: «Basta con gli ideologismi. Sono stra d'accordo per eliminare la tassa anche sulle prime case di lusso, perché sono costruite dagli operai. E la soglia del contante io la toglierei, perché m Germania non c'è. Piuttosto facciamo un provvedimento che chi ruba va in galera per due mesi e basta. L'Italia è l'unico Paese al mondo in cui è dominante la cultura della mummificazione del territorio e m cui l'apertura di un cantiere è già notizia di reato. Così è un Paese morto». Rivendica inoltre di aver «eliminato l'albo delle imprese artigiane e commerciali. Si va m Camera di commercio e finisce lì, abbiamo eliminato 1'80% dei pareri sull'edilizia. Con l'autocertificazione si va avanti con i cantieri. Abbiamo infine realizzato lo sportello unico delle imprese della Regione». De Luca riceve il plauso del ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina: «Abbiamo dalla vecchia programmazione europea un miliardo di euro ancora da spendere al Sud. Vincenzo sta facendo bene: ha già ridotto la sua dotazione da 220 a 170 milioni. Avanti così».
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