venerdì 15 luglio 2016

Mare a chiazze, torna l`allarme liquami

Si è ripetuto il fenomeno che periodicamente deturpa le coste della penisola 

Fonte: Massimiliano D'Esposito da Il Mattino 

Sorrento - Ancora una volta il mare che bagna la penisola sorrentina presenta ampie chiazze schiumose dal colore incerto e maleodorantì. Per tutta la giornata di ieri, complici anche le mutate condizioni meteomarine, con la Costiera spazzata da un fresco vento di maestrale, le acque antistanti la riva hanno assunto colori preoccupanti. Le analisi diranno se, com'è già successo, si tratta di un altro guasto alla rete fognaria. Il fatto è comunque, che la situazione si fa sempre più delicata e nel mirino finisce la Gori che non riesce a garantire uno smaltimento dei liquami sicuro. Vero è che la rete fognaria è vecchia e c'è la solita confluenza di acque bianche e nere ma è anche vero che, ormai, di questo problema si parla da mesi e nulla ancora di concreto si vede nei risultati. A far scattare la polemica politica è stata Flora Beneduce, consigliere regionale di Forza Italia, che ha immortalato in alcuni scatti il tratto di costa intorno al suo comune di residenza, Vico Equense. «Come era prevedibile, la bomba ecologica è esplosa» ha commentato la componente della commissione che si occupa di ambiente, oltre che di energia e protezione civile. «Il mare del litorale che va da Castellammare di Stabia a Massa Lubrense oggi (ieri, ndr) è coperto di schiuma e liquami dal colore indefinito. Sapevo - ha detto - che poteva avvenire e ho costante mente chiesto ragguagli sulle condizioni e sulle misure preventive adottate dai soggetti coinvolti: capitaneria di porto, Arpac, Gori, Asl e comuni. Ovviamente, ho più volte sollecitato anche l'assessore all'ambiente della regione Campania. Purtroppo - conclude amareggiata Flora Beneduce - le mie continue riflessioni e richieste non hanno incontrato la volontà politica di chi ragiona per slogan. E così muoiono il mare e l’indotto economico legato al turismo.
 
Tutti si sconvolgono ma avrebbero dovuto agire». Intanto i residenti della penisola sorrentina, così come bagnanti, turisti ed operatori balneari rimangono con il fiato sospeso. Per tutta la giornata di ieri la pagina del gruppo Facebook «La Grande Onda» è stata sommersa da foto che ritraevano ampie chiazze scure galleggiare sulle acque della Costiera. A corredo c'erano decine di commenti di internauti a dir poco preoccupati. Tutti puntano il dito contro gli scarichi illeciti, la rete fognaria insufficiente ad accogliere i reflui prodotti da abitazioni private e strutture ricettive e, soprattutto, la mancata entrata in servizio del depuratore di Punta Gradelle. Proprio su questi aspetti focalizza l'attenzione Raffaele Attardi, uno dei promotori della nascita de «La Grande Onda», gruppo arrivato a contare 8mila e 500 iscritti. «Secondo me sottolinea Attardi - c'è una sola via percorribile: bisogna spingere tutti insieme per far una rete fognaria efficiente e sotto controllo e trattare i liquami che oggi vengono scaricati così come sono amare. A noi tocca avviare l'impianto di Punta Gradelle. È veramente incredibile come si cerchi di eludere questo impegno: il vero lavoro di spinta e controllo non si fa alle elezioni ma inizia dopo». Nel frattempo bisogna capire cosa succede e perché il mare assume ancora una volta i colori e gli odori tipici di una fogna. Sicuramente ha avuto un ruolo il maestrale che ha contribuito a portare a galla rifiuti e liquami dai fondali. Ma la risacca e la presenza di mucillagine da sole non bastano a giustificare le condizioni in cui ieri si presentavano le acque. Anche perché continuano ad emergere casi di sversamenti illeciti. Una settimana fa a Sorrento agenti della Municipale, tecnici della Gori e del Comune hanno scoperto che 5 palazzi del corso Italia, per un' occlusione della condotta privata, scaricavano i reflui nella fogna bianca pubblica. Liquami che poi, immancabilmente, finiscono in mare.

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