mercoledì 5 ottobre 2022

Cinema Aequa: quando il gelato era un passaggio obbligato

Vico Equense - Gianni Fraddanno non poteva mancare all' inaugurazione del nuovo cinema Aequa. Lui, che ha trascorso più di 20 anni dietro il bancone del bar della vecchia struttura. Era il lontano 1964, e un gelato al limone o al cioccolato erano un passaggio obbligato prima di entrare in sala. Un pasticciere instancabile. Classe 1943 e una vita trascorsa in laboratorio tra zucchero, farina e il profumo dei dolci. Zio Gianni è il fratello di mia madre, ma anche lo zio dello chef bistellato Gennaro Esposito. “Mio zio, - dice Gennarino - più di tutti, è stato un grande esempio per me: mi ha insegnato le regole e la disciplina. Avevo circa 9 anni e come tutti i bambini a quell’età, immaginavo cosa avrei voluto diventare in futuro.” Oggi Gennaro Esposito è ambasciatore della cucina campana in Italia e nel mondo. Due stelle Michelin, una nel 2000 e l’altra nel 2007. Numerose apparizioni in tv lo hanno reso famoso al grande pubblico. “Zio Gianni – continua Gennaro Esposito - era proprietario di una pasticceria a Vico Equense e ogni mio momento libero era speso nel suo laboratorio: è così che mi sono “avviato” alla mia carriera, facendo il garzone nella sua bottega. È stato in quel periodo che al mio nome si è aggiunto quel diminutivo di cui, ancora oggi, non riesco a liberarmi: ero Gennarino per tutti. Ancora oggi, quando alla soglia dei 50 anni, qualcuno seguita a definirmi “Gennarino”, il mio pensiero corre veloce a quell’immaginazione infantile. Era impossibile, allora, prevedere il primo passo di quello che sarebbe diventato il mio vero lavoro e la mia più grande passione.”

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