martedì 29 novembre 2022

“Quel posto nel tempo”, quando la malattia è vista con gli occhi dell'amore

Il film di Giuseppe Alessio Nuzzo dopo le sale è pronto per lo streaming e la ribalta internazionale 

di Claudia Esposito 

Sorrento - Ha inaugurato come evento speciale la 45esima edizione delle “Giornate professionali di cinema”. Oggi pomeriggio, il film “Quel posto nel tempo” diretto da Giuseppe Alessio Nuzzo, direttore del Social World Film Festival, è stato al centro di un incontro con la stampa accreditata. Il regista, accompagnato dall'attrice protagonista Giovanna Rei, si è dapprima concesso ai flash dei fotografi per poi raccontare la storia del lungometraggio sul morbo di Alzheimer uscito nelle sale a fine settembre e che nasce dal pluripremiato corto “Lettere a mia figlia”. “Sono legato a questo tema a partire dalla mia personale esperienza familiare. Da qui volevo realizzare un'opera che parlasse d'amore per emozionare il pubblico e coinvolgerlo su un tema di cui spesso si ha paura a parlare. La peculiarità dell'opera è che la malattia viene vista attraverso gli occhi del malato e non dalla prospettiva esterna di amici o familiari. Chi soffre di Alzheimer è una persona che viaggia in modo incoerente attraverso il tempo, tra immaginazione e vuoti di memoria e tutto questo è chiaramente percepibile dallo spettatore” ha spiegato Nuzzo. Emozione è la parola chiave anche nelle dichiarazioni di Giovanna Rei, che nel film interpreta l'amata moglie del direttore d'orchestra impersonato da Leo Gullotta. “Ho scelto di interpretare Amelia – ha aggiunto l'attrice partenopea - perché mi ha emozionato e tocca corde che in genere mi piace tenere private. Non avendo vissuto da vicino il dramma di questa malattia, ci siamo documentati anche grazie ad esperti neurologi.


 

Inoltre è stato un onore aver potuto recitare al fianco dell'esperto Leo, da cui si ha tanto da imparare anche quando non parla. Recitare in questo film è stata un'esperienza molto formativa”. “Quel posto nel tempo”, dopo aver concluso il suo percorso nelle sale cinematografiche, sarà presto disponibile in streaming ed è pronto ad affrontare le luci della ribalta internazionale. “Dell'opera ne ha anche parlato il sito dei Golden Globe e a febbraio lo porterò anche a Los Angeles” aggiunge il regista che ha svelato di avere in cantiere già altri due documentari e un film che sarà ambientato in Sardegna, “Come Romeo e Giulietta” che tratterà della storia d'amore tra due disabili osteggiata dalle rispettive famiglie.

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