sabato 26 novembre 2022

Vico Equense. Cani da gregge a spasso: violata l`ordinanza

Branco di maremmani raggiunge la frazione di Moiano. Gli animali nonostante il dispositivo sono ancora in giro 

Vico Equense - L'ordinanza ha dettato le regole, ma scarseggiano i controlli per farle rispettare. I maremmani e i cani da gregge continuano ad aggirarsi indisturbati lungo le strade del Faito. E un branco di cani pastore è stato avvistato nei giorni scorsi nella frazione di Moiano, a poche centinaia di metri dai sentieri panoramici dei Lattari. Era stato il sindaco Peppe Aiello, il 6 novembre scorso, ad emanare un provvedimento mirato a vietare l'introduzione di "animali non autoctoni" sul Faito fino all'adozione di un apposito regolamento per disciplinare le attività di pascolo e allevamento. Al seguito degli animali da pascolo, spiegava il primo cittadino nell'ordinanza, «vi sono cani di razza presumibilmente maremmana, pastori del Caucaso ed altri meticci di grossa taglia, che con la loro spiccata aggressività limitano la fruizione dei luoghi costituendo un grave pericolo per la pubblica incolumità di residenti, turisti e di avventori». Una disposizione chiara, che traeva spunto anche dalle due recenti denunce ad opera di una coppia di escursionisti napoletani e di cinque turisti francesi aggrediti dai cani randagi.


 

Un segnale forte, quello trasmesso dal sindaco Aiello, a cui tuttavia non sembrano aver fatto seguito i dovuti controlli sull'area, anche da parte degli organismi deputati alla gestione del Faito, in particolare la Regione Campania e la Città Metropolitana di Napoli che sono proprietarie di strutture abbandonate che, secondo gli uffici comunali vicani, sarebbero poi diventate involontariamente rifugi per attività non lecite. Era stato proprio Aiello, inoltre, a mettere in evidenza il collegamento ipotetico tra «la singolare e ripetuta prassi di introdurre illegalmente animali all'interno delle zone protette del Monte Faito» e «le recenti operazioni poste in essere dalle forze dell'ordine per lo smantellamento di presidi illeciti». (m.d.r. da Metropolis)

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