mercoledì 18 gennaio 2023

Lo strano senso per le Istituzioni

Vico Equense - È stata accolta con straordinario entusiasmo la cattura, dopo trent’anni, di Matteo Messina Denaro, un feroce, sanguinario mafioso, stragista insuperabile. Naturalmente è giusto, e del tutto comprensibile, che ci sia, da parte di tutti, soddisfazione ed euforia, per la cattura, finalmente, dell’uomo che rappresenta il vertice della mafia siciliana. La premier Giorgia Meloni ha definito l'arresto "una grande vittoria dello Stato, che dimostra di non arrendersi di fronte alla mafia". Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso “grandissima soddisfazione” per un risultato “storico nella lotta alla mafia”. Ma non tutti esultano e la pensano allo stesso modo. Andrea Buonocore, presidente del Consiglio comunale di Vico Equense, dichiara che l’arresto di “Matteo Messina Denaro è una sconfitta per lo Stato”. La seconda carica del Comune, un ruolo istituzionale, con un post pubblicato sul suo profilo, afferma che “da giorni gli organi di stampa ci propinano la favola della macchina dello Stato nella lotta alla mafia. Efficienza che ha portato, dopo ben 30 anni di latitanza, all’arresto di Matteo Messina Denaro. Spero che a quarantotto ore dal suo arresto e dalle scene di entusiasmo – si legge ancora nel post di Buonocore - che ne sono scaturite unitamente alle dichiarazioni e ai proclami, subentri la ragione. Mentre la polizia di tutto il mondo lo cercava, egli continuava ad abitare e a vivere nel suo Paese, incontrando e frequentando “amici" e "conoscenti". In questi trent’anni il boss della mafia ha avuto modo di costruire un impero economico grazie ad una schiera di prestanome che hanno coperto le sue attività, eppure nessuno lo ha mai visto!” conclude Buonocore.

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