Vico Equense - Due giorni stupendi a Boston per l’Associazione Pizza a Vico, rappresentata da Pasquale Russo, Gioacchino D’Urso e Margherita Aiello. Show cooking, assaggi e 2560 tranci di pizza sfornati, una pizza lunga un metro e mezzo e tanti sorrisi di italiani, americani e viaggiatori da tutto il mondo. Una presenza che non arriva per caso, ma che si inserisce in un percorso di crescita, riconoscimento e promozione dell’eccellenza vicana. Il Boston Pizza Festival non è stato solo una vetrina, ma un momento di incontro culturale e gastronomico, dove l’identità vicana già conosciuta dagli americani ed apprezzata, ha dialogato con gusti e sensibilità internazionali, affermando il valore del Made in Vico attraverso la semplicità di un impasto ben riuscito. In 14 ore di masterclass, Pasquale Russo e Gioacchino D'Urso hanno raccontato con le mani, cosa significa, per noi, fare pizza: condividere un’identità, onorare una tradizione, portare Vico Equense nel mondo. “Ogni volta che assaggiavano la nostra pizza, nei loro occhi c’era Vico Equense. Anche se non c'erano mai stati” il commento di Pizza a Vico. L’impegno, la passione e il talento dei nostri pizzaioli hanno fatto breccia, dopo Las Vegas, anche a Boston. Dall’altra parte dell’oceano, Raffaele Russo, vicano e pizzaiolo del ristorante Quattro di Boston, è stato premiato come miglior pizzaiolo della città. “Una vittoria che parla la nostra lingua, che profuma di Vico Equense e ci riempie il cuore d’orgoglio” conclude Pizza a Vico. Il Boston Pizza Festival si conferma dunque un palcoscenico imprescindibile per i grandi protagonisti del settore, e la partecipazione di Pizza a Vico ne è stata la dimostrazione perfetta: tradizione, innovazione e passione si sono incontrate sotto i riflettori della città, ribadendo ancora una volta che la pizza non è solo un alimento, ma un simbolo di cultura e convivialità globale.
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