sabato 1 agosto 2009

Bomba dell’Eta a Maiorca paura per 4 sorrentine

Sorrento - Tra i settemila italiani in vacanza a Palma di Majorca, dove giovedì pomeriggio un attentato dell’Eta ha ucciso due militari, ci sono anche loro: Viridiana, Anna, Ersilia e Simona. L’ordigno è esploso a pochi chilometri dall’albergo dove alloggiavano. L’estate della maturità, quella che nessuno dimentica e quella che tutti vorrebbero rivivere. Proprio per festeggiare la licenza liceale, conseguita al «Salvemini» di Sorrento, erano partite per l’isola spagnola sabato scorso. «Nessuno ci ha avvertite di quanto era accaduto – spiega Viridiana -. Lo abbiamo appreso attraverso il messaggio di un giornale spagnolo. Poi, ha telefonato il papà di Simona, ma non l’abbiamo preso sul serio. Dopo di lui hanno chiamato i miei: erano arrabbiati perché non li avevamo avvertiti. Purtroppo, non potevamo uscire dall’albergo e avevamo poco credito sui nostri cellulari. Non abbiamo avuto paura, ma la tensione che abbiamo accumulata in queste ore è facile immaginarla. Abbiamo cercato di prenotare il primo volo per l’Italia, ma ci hanno detto di aspettare. Speriamo ora di poter tornare domani (oggi, ndr)». L’unico modo per fornire le loro notizie alle famiglie in costiera sorrentina è stato facebook. Viridiana, Anna, Ersilia e Simona, che non vedevano l’ora di partire, aspettano di imbarcarsi su un aereo diretto in Italia con altrettanta trepidazione. Ieri pomeriggio, ancora chiuse in albergo, hanno smaltito la tensione con sauna e idromassaggi. Tra una puntata e l’altra al centro fitness, lunghe chat per spiegare agli amici le loro ansie lontane da casa. (Antonino Siniscalchi il Mattino)

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