giovedì 3 settembre 2009

Operazione dattero, denunciati in due

Sorrento - Ancora pesca di frodo nella riserva marina protetta di Punta Campanella con i militari dell’Arma che pizzicano in flagrante due datterai intenti a frantumare le scogliere per estrarne i prelibati e costosi molluschi. Entrambi deferiti alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata dovranno rispondere del reato di attività di pesca illegale in zona vietata e deturpamento di bellezze naturali. Nell’ambito dell’intervento i carabinieri del nucleo navale diretti dal maresciallo Pierluigi Chiocca e coordinati dal capitano Massimo De Bari della compagnia dell’Arma di Sorrento hanno posto sotto sequestro bombole di ossigeno con respiratori, mazzuole, estrattori per cavare i datteri dalle rocce, pinze e l’imbarcazione utilizzata per l’attività di pesca di frodo per un valore commerciale di circa 30mila euro. Sequestrati anche 5 chilogrammi di datteri di mare e successivamente affondati al largo su disposizione del magistrato di turno. L’ “Operazione Dattero” è scattata alle prime luci dell’alba a seguito di una intensa attività di indagine che ha visto i carabinieri perlustrare a bordo della motovedetta cc514n l’intero specchio d’acqua del golfo in un servizio di controllo ininterrotto nonostante i continui spostamenti verso l’isola di Capri per l’emergenza dettata dall’inquinamento della Grotta Azzurra. Dopo i primi appostamenti i militari dell’Arma hanno notato un’imbarcazione ferma sotto la costa in località Gesiglione nel territorio di Massa Lubrense, nel pieno della zona C della riserva marina protetta di Punta Campanella dove solo su autorizzazione dell’ente parco sono consentite la piccola pesca professionale e la pesca sportiva. Qualche minuto di attesa, poi dal fondale sono emersi due subacquei con tanto di retino contenente il corpo del reato che si sono trovati davanti la motovedetta dei carabinieri. Per entrambi, un 42enne di Castellammare di Stabia ed un 29enne di Pompei, già noti alle forze dell’ordine per analoghi reati contro l’ambiente, scatta la denuncia in stato di libertà mentre le costose attrezzature e l’imbarcazione da diporto da 6 metri di lunghezza dotata di motore fuori bordo marca Yamaha da 115 hp per un valore stimato di 30mila euro sono state poste sotto sequestro. Nell’ambito dei controlli in mare estesi anche negli specchi d’acqua di Piano di Sorrento e Vico Equense i carabinieri del nucleo navale hanno inoltre denunciato un 25enne di Piano di Sorrento ed un 44enne di Sorrento, capobarca ed armatore di una imbarcazione da pesca in navigazione priva di dotazioni di sicurezza. Deferito anche un 33enne di Sorrento, proprietario di un peschereccio che praticava attività di pesca in assenza della segnaletica galleggiante. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Altra notizia, ieri sera giù Puolo c'era un imbecille con maschera, pinne, muta e fucile subacqueo che pescava come se niente fosse.