Il sindaco di Piano di Sorrento, Vincenzo Iaccarino |
Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
Piano di Sorrento - Niente finanziamento di 500mila euro per un cavillo burocratico: per attivare il centro polifunzionale destinato ai ragazzi della penisola sorrentina bisognerà accontentarsi degli 80mila messi a disposizione dalla Regione attraverso il programma Benessere Giovani. A chiarirlo è stata Serena Angioli, assessore di Palazzo Santa Lucia, in risposta a un'interrogazione di Luigi Cirillo, consigliere del Movimento 5 Stelle. I lavori per la realizzazione del centro polifunzionale, finanziati dalla Regione con 700mila euro, sono stati ultimati nel 2015. E la struttura, al piano terra dell'edificio che ospita l'istituto nautico, è stata dotata delle attrezzature necessarie per consentire ai giovani di cimentarsi in teatro, incisione musicale, informatica, arte e altre attività formative. Finora, però, tutto questo non è stato possibile perché da Palazzo Santa Lucia non sono mai arrivati i 500mila euro previsti per la gestione del centro. Più precisamente, le risorse per la costruzione erano tratte dal Fondo europeo di sviluppo regionale, quelle per la gestione dal Fondo sociale europeo nell'ambito della programmazione 2007-2013. Poiché l'opera è stata ultimata a fine 2015, la Regione non ha potuto erogare le somme stanziate nel ciclo conclusosi due anni prima. In compenso, al centro polifunzionale sono stati destinati 80mila euro nell'ambito del programma Benessere Giovani. La vicenda è ora al centro del dibattito politico.
«Bisogna accertare le responsabilità per la perdita del finanziamento da mezzo milione di euro», attacca il consigliere comunale grillino Salvatore Mare. «Le somme appartenevano al ciclo 2007-2013, mentre le opere sono state ultimate nel 2015. Chi conosce il meccanismo di funzionamento dei fondi sa che quei soldi erano persi già nel 2015», ribatte Monia Cilento di Podemos. Ma che cosa ne pensa il sindaco? «Dobbiamo dotare il centro dei servizi e delle utenze - fa sapere Vincenzo Iaccarino - Prima non era tecnicamente possibile intervenire, ma adesso possiamo elaborare un piano finanziario per rendere la struttura fruibile. Sarà un impegno rilevante per il Comune, ma è mia intenzione impegnare le risorse necessarie».
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