lunedì 30 ottobre 2017

Incontro in Regione per il depuratore di Punta Gradelle

Andrea Buonocore e Fulvio Bonavitacola
Vico Equense - Questo pomeriggio si è svolto in Regione Campania un nuovo incontro sul depuratore di Punta Gradelle, l’impianto che convoglia i reflui prodotti dall’intera penisola sorrentina. Fulvio Bonavitacola, attuale vicegovernatore della Campania con delega all’ambiente, ha incontrato il Sindaco Andrea Buonocore e gli assessori ai lavori pubblici e urbanistica, Gennaro Cinque e Angelo Castellano, con i tecnici del Comune di Vico Equense, l’Architetto Catello Arpino e l’Ingegner Giovanna Capuozzo. Un incontro al quale ha preso parte anche Michele Di Natale, presidente di Gori, per fare il punto sulla separazione delle acque bianche e nere e valutare eventuali nuovi interventi per la tutela del mare. Nelle scorse settimane Fulvio Bonavitacola si è recato sul cantiere di Punta Gradelle, dove c’è il maxi depuratore consortile che sarà gestito da Gori, per un sopralluogo e rendersi conto di persona dei problemi che gli sono stati presentati dagli amministratori di Vico Equense. Sul tavolo le criticità di carattere ambientale, igienico sanitario e di pubblica sicurezza. L'amministrazione comunale ha, infatti, chiesto all'ente guidato da Vincenzo De Luca una serie d’interventi. Tra questi, l'adeguamento dell’emissario della rete fognaria di Vico Equense, la canalizzazione delle acque di versante ora convogliate nell’impluvio naturale che sfocia proprio sul piazzale antistante l’impianto di depurazione, la costruzione di una condotta sottomarina per l’allontanamento dalla costa delle acque reflue provenienti dal collettore comprensoriale in caso di portate superiori a cinque volte quella media, nera.
 
L’adeguamento della strada di servizio al depuratore. L’impianto di depurazione, realizzato in galleria dunque con impatto ambientale zero, tratta le acque reflue provenienti dai Comuni della penisola sorrentina, per una popolazione complessiva pari a 140mila abitanti, un'opera considerata strategica per la pulizia del mare dell'intera costiera sorrentina. Pertanto la Regione Campania si è fatta parte attiva nell'individuazione dei fondi necessari per risolvere in tempi brevi i problemi sollevati dal comune di Vico Equense. L’impianto di depurazione, realizzato in galleria dunque con impatto ambientale zero, tratta le acque reflue provenienti dai Comuni della penisola sorrentina, per una popolazione complessiva pari a 140mila abitanti. Le acque reflue vengono trattate mediante un processo biologico, il cui comparto è composto da quattro reattori con membrane che rappresentano il cuore dell’impianto. Sono 40 nel complesso le membrane che costituiscono il comparto biologico, 10 in ogni reattore. Inoltre, grazie ad un sistema di grigliatura grossolana e fine è possibile bloccare il materiale solido (assorbenti, condom, cotton fioc e tutto quanto impropriamente viene gettato nei wc): in tal modo si trattengono ben sedici quintali di ma¬teriale al giorno, che prima dell’entrata in funzione del depuratore si riversavano a mare. I fanghi essiccati, prodotti dal processo di depurazione vengono quindi dismessi dall’impianto di Punta Gradelle mediante trasporto su gomma e coerentemente smaltiti. Nei giorni scorsi, a proposito di difesa del mare, gli amministratori di Vico Equense hanno lanciato un appello alle altre amministrazioni della penisola sorrentina: “Noi a Vico Equense stiamo continuando in maniera incisiva a separare le condotte bianche e nere, anche gli altri Comuni devono fare altrettanto con velocità”.

1 commento:

raffaele ha detto...

Le richieste degli Amministratori di Vico Equense sono corrette e condivisibili,, A parte la realizzazione della seconda condotta sottomarina, che serve ad una migliore gestione dell'impianto,le altre si riceriscino a questioni attinsnti la rete e sono di vran lunga preesistenti l'imlianto stesso. In ovni caso condivido che vanno risolte in questo contesto: Fatto l'impianto bisogna lasciare le cose meglio di prima. Per quanto riguarda l'appello agli altri Comuni per la separazione delle acque bianche dalle nere,anche se condivisibile, deve essere preceduto da una Confernza di Servizio fra Regione, Genio Civile e Comuni:non basta separare,bisogna anche definire il reflusso fino a mare, altrimenti avremo sempre il dilavamento. Perciò bisogna dar seguito all'appello degli Amministratori di Vico, che bene fanno a tenere in caldo la questione.Raffaele Attardi