Fonte: Geppino Fiorenza da Il Mattino
Ve lo immaginate Giancarlo Siani, col sorriso un po' sornione, viso appoggiato sul braccio al finestrino della sua Mehari che ci guarda mentre prepariamo queste giornate in suo onore? Forse ci guarda, ci legge, scorre il programma... la corona di fiori che deporrà il Sindaco de Magistris lunedì 24 settembre (ore 9.15) alle Rampe che portano il suo nome, a pochi passi dal bellissimo Murale che andrà un po' rimesso a nuovo. La vecchia redazione del Mattino, sua meta tanto agognata, in via Chiatamone, ha cambiato casa trovando spazio al Centro Direzionale, dove faremo visita. Certo l'i ha sede anche la prestigiosa Aula del Consiglio Regionale della Campania che gli fu intitolata in occasione del trentennale con tanti ragazzi, autorità ed un mirabile concerto del Coro Giovanile del San Carlo col maestro Morelli. Ed è proprio in quell'Aula che svolgeremo il Premio Siani 2018, nella mattinata di lunedì lunedì 24 settembre, dopo il saluto della Presidente Rosetta D'Amelio, dei rappresentanti istituzionali di Regione e Comune di Napoli e quello degli organizzatori. Fondazione Pol.i.s., Il Mattino, Ordine dei Giornalisti, Sindacato unitario dei giornalisti campani. Università Suor Orsola Benincasa, Usr e Centro di documentazione. So che gli fa piacere sapere che daremo dei riconoscimenti a due scrittori. A Lorenzo Marone, per il libro «Un ragazzo normale», edito da Feltrinelli, un racconto bellissimo che narra del rapporto tra un ragazzino fantastico, curioso di tutto, e proprio lui, il suo giovane amico giornalista, che gli da consigli per conquistare la ragazza del cuore, fino ai tragici colpi di pistola.
A Giovanni Tizian per il libro «Rinnega tuo padre», edito da Laterza, sulle misure adottate dal Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria che prevedono la decadenza della patria potestà a genitori boss della 'Ndrangheta. La nostra prima preoccupazione è non cadere mai nella retorica o nella vuota celebrazione. Perciò penso che lui sorrida, per assecondare i nostri sforzi. Ogni anno, per me e Paolo, la cosa più importante è pensare cosa innanzitutto gli farebbe piacere. Quel ragazzo lo amiamo, noi, i suoi colleghi e le migliaia di studenti che leggono e commentano i suoi articoli, per la sua intelligenza, il rigore d'inchiesta, la passione di scrittura, ma anche la felicità e l'amore per la vita, ben raccontata da Marco Risi in «Fortapasc», spezzata da una camorra violenta e brutale, che torna sempre a farsi sentire in mille forme, anche attraverso i più violenti terribili muschilli di oggi. Per questo premieremo simbolicamente due scuole in rappresentanza delle 400 che partecipano al progetto "Scuola Viva", promosso dall'Assessore regionale all'istruzione Lucia Fortini. Ma intanto che fine ha fatto il benedetto tempo pieno per non lasciare i ragazzi per strada? O deve essere solo dispersione e violenta diaspora? Intanto Luisa, Franzese, direttore dell'USR proporrà al le scuole della Campania di lavorare, durante tutto l'anno, sui temi affrontati da suoi articoli raccolti in «Fatti di camorra», IODedizioni, per la libertà d'informazione, la responsabilità, la legalità democratica. Ma ricordare Giancarlo, lui lo SE significa parlare dei tanti giornalisti minacciati ogni giorno e significa portare il giro sulla sua Mehari, come racconta Paolo Miggiano, a partire dal Palazzo delle Arti di Napoli, dove si svolge "Imbavaglia ti", storie di vittime innocenti di criminalità. E ne parleremo con Federico Monga e Federico Cafiero de Raho, Ottavio Lucarelli, Claudio Silvestri, Carlo Verna, Giùseppe Giulietti, Armando D'Alterio, Franco Roberti, don Tonino Palmese. Avrà, piacere anche la sua Mehari di tornare a Vico Equense, venerdì 21 settembre, dove a Giancarlo verrà intitolata la piazza de Comune, alla presenza del Presidente della Camera, Roberto Fico. Se ne occupa col Sindaco Buonocore, il suo vecchio sodale, Antonio Irlando. Ed il giorno prima intanto, a parlare di cosa è cambiato per il giornalismo nei luoghi della criminalità organizzata ci saranno, con Paolo Siani, Paolo Borrometi ed il «Capitano Sensales», oggi Generale in pensione.
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